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Napoli – Una nuova terapia intensiva per rispondere nel modo più efficace all’esigenza di salute dei cittadini campani, combattere la mobilità passiva verso regioni del Nord e gestire al meglio, dove necessario, una recrudescenza dell’infezione da SarsCov2. Alla presenza del ministro dell’Università Gaetano Manfredi, del presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca, del preside della Scuola di Medicina e Chirurgia Luigi Califano e del rettore Arturo De Vivo, è stata inaugurata oggi la nuova terapia intensiva dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, diretta dal professor Giuseppe Servillo.


L’intervento è stato finanziato dalla Regione Campania per aumentare la dotazione di posti letto di terapia intensiva: due distinte strutture del tutto indipendenti fra loro e quindi idonee a fronteggiare con percorsi separati l’emergenza Covid, modulando l’offerta a seconda del quadro epidemiologico, ma soprattutto maggiore integrazione con il Servizio sanitario regionale, decongestionando le rianimazioni di altri ospedali e potenziando l’offerta chirurgica a più elevata complessità.

“Quello realizzato – spiega la direttrice generale Anna Iervolino – è un intervento strutturale che rafforza e potenzia l’offerta del Servizio sanitario regionale anche con l’obiettivo di ridurre la mobilità extra-regionale. I nuovi posti letto di terapia intensiva saranno destinati alle cure intensive post operatorie necessario supporto agli interventi chirurgici particolarmente complessi per i quali l’Aou Federico II è polo di eccellenza e d’attrazione, come la chirurgia del pancreas, delle vie biliari e del fegato; ma anche tutti quegli interventi innovativi che prevedono l’uso combinato di tecniche ed attrezzature e la partecipazione di professionisti appartenenti a diverse branche specialistiche”.


L’investimento è stato finanziato nell’ambito del Piano regionale per la realizzazione di primi interventi urgenti per contrastare l’emergenza sanitaria da SarsCov2. Sono stati investiti complessivamente circa 3 milioni di euro, dei quali 558.325 euro per lavori edili ed impiantistici 2,5 milioni di euro per strumentazioni ed attrezzature. La realizzazione della nuova terapia intensiva ha richiesto una rimodulazione di alcuni spazi assistenziali, con lo spostamento della senologia che ora è logisticamente integrata nel dipartimento materno infantile per offrire percorsi diagnostici e terapeutici integrati dedicati alla salute della donna.

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