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NAPOLI – Sono 10 i nuovi casi positivi emersi nelle ultime 24 ore in Campania dall’analisi di 2.162 tamponi.
Il totale dei positivi in Campania dall’inizio dell’emergenza supera così quota 5mila: sono infatti 5.009. I tamponi complessivamente esaminati sono 334.998.


Nessun decesso legato al coronavirus è stato registrato nelle ultime 24 ore in Campania, con il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza che resta 435. Sono 8 i guariti del giorno: il totale dei guariti è 4.177.
Intanto i turisti sono avvertiti: non sarà un’estate come le altre ma rispettando le regole e le altre persone sarà possibile comunque concedersi il meritato riposo e riscoprire le bellezze della Penisola. La regola n.1 rimane evitare gli assembramenti e lavare più spesso possibile le mani.


La mascherina è sempre meglio averla a portata di mano, indossandola e non tenendola sotto il braccio o sotto il mento come spesso si vede fare.
Ma si sa che l’Italia è composta da realtà regionali assai diverse tra di loro non solo come panorami e patrimonio culturale ma anche come regolamenti. Ecco quindi un vademecum per godere delle meritate ferie dopo il brutto periodo del lockdown.


In Campania c’è l’obbligo di indossare la mascherina in tutte le aree terminal del trasporto pubblico (comprese banchine e binari) nonché all’ingresso e a bordo dei mezzi di trasporto. Sulle spiagge, misure di distanziamento tra gli ombrelloni.
Intanto è polemica. Per Severino Nappi, Lega Campania: “L’emergenza sanitaria è tutt’altro che risolta e potrebbe anche riproporsi in forma drammatica se non verranno osservate con rigore le misure necessarie per evitare una ripresa del contagio, in Campania come nel resto del Paese.
Tuttavia garantire la salute pubblica con mezzi straordinari non può diventare un pretesto per imporre uno stato di polizia, limitando alcune fondamentali garanzie costituzionali, come invece il governatore De Luca vorrebbe fare introducendo l’obbligo per i clienti di esibire la carta d’identità al ristorante. Si tratta di una misura assolutamente inutile, che non risolve alcun problema, ma anzi costituisce un ulteriore aggravio burocratico per i ristoratori della nostra Regione, già duramente provati dalla crisi economica”.


Il deputato del Movimento 5 Stelle e responsabile regionale campano per i rapporti interni Luigi Iovino accusa: “Quanto sta accadendo nel Nolano, con un incremento dei contagi che rischiano di estendersi a macchia d’olio su tutto il comprensorio, la dice lunga su quanto si sta facendo in Campania sotto il profilo della prevenzione. Siamo già a tre bambini contagiati in pochi giorni nello stesso territorio, a cui si aggiungono i casi delle due famiglie di Cimitile e di un funerale a Cicciano dove era presente una persona risultata positiva venuta in contatto con oltre 200 partecipanti.


Piuttosto che preoccuparsi di consentire gli ingressi al ristorante soltanto a chi è munito di carta d’identità, lo sceriffo della Campania si preoccupasse di fare test a tappeto a tutti, visto che dall’inizio dell’emergenza continuiamo a essere la regione fanalino di coda per numero di tamponi. Solo facendo tamponi a tappeto possiamo attuate una seria campagna di prevenzione, isolando i positivi e prevenendo l’insorgere di eventuali cluster”.
“Non è a colpi di ordinanze e minacce che si esce da questa emergenza. De Luca – prosegue Iovino – esca dalla strategia degli annunci spot e si preoccupi di investire le decine di milioni di euro che il Governo gli ha elargito per assumere medici e infermieri, per potenziare i nostri ospedali e per fare tamponi.


E’ assurdo che la situazione sanitaria della Campania sia ferma allo stesso livello di disastro in cui versava cinque mesi fa.
Nessuna programmazione, nessuna pianificazione, non una sola assunzione. L’unica cosa che questo governo regionale ha realizzato sono tre ospedali prefabbricati inutili e inutilizzati.
La maschera oramai è caduta, De Luca si faccia da parte – conclude il parlamentare M5S – e lasci il posto a chi, come la nostra forza politica, dimostra ogni giorno con i fatti cosa vuol dire fare l’interesse di ogni singolo cittadino”.

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