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112.785 i vaccinati in provincia di Avellino, su un totale di un milione 275.796 persone che hanno ricevuto la somministrazione, a fronte di un milione 400mila dosi consegnate. Sono questi i dati forniti dalla Regione, aggiornati a ieri mattina, e a due mesi dall’apertura della campagna vaccinale in Irpinia, a metà febbraio scorso, per gli ultraottantenni in Irpinia. I primi centri ad essere attivati, furono Sant’Angelo dei Lombardi (Aft 3), Montella (Aft 3), Lioni (Aft 4) e Bisaccia (Aft 4), oltre al Centro Vaccinale del “Frangipane” di Ariano Irpino.

In tutto 22 quelli attivati in provincia di Avellino, in sinergia tra Asl e Comuni, ma sabato hanno subito uno stop, facendone funzionare solo dodici, con una conseguente riduzione del numero di somministrazione, nell’ordine di 1300, a fronte delle quasi 4000 sfiorate nei giorni scorsi. Oltre 619mila le vaccinazioni nella provincia di Napoli, 217mila le vaccinazioni nella provincia di Caserta, 89mila 500 per il Sanni, 235mila 700 per la provincia di Salerno.

In Campania, ha informato l’Unità di crisi con i dati aggiornati alle ore 12 di ieri, sono stati vaccinati con la prima dose 929. 874 cittadini. Di questi 348.567 hanno ricevuto la seconda dose. Sono 73.000 i cittadini campani tra i 60 e i 69 anni che hanno effettuato l’adesione sulla piattaforma della Regione per la vaccinazione contro il covid19. Il risultato è la somma delle prime due giornate dell’apertura della piattaforma, partita ieri con circa 52.000 adesioni fino alle 20.

In totale i cittadini tra i 60 e i 69 anni in Campania sono poco sopra i 600.000. Le vaccinazioni per questa fascia, che non sono ancora partite, saranno effettuate prevalentemente con Astrazeneca. Questo il bilancio due mesi dopo, tra alti e bassi, chiari e scuri, tra momenti di perfetto funzionamento della macchina sanitaria e altri in cui si è andati letteralmente in tilt, con la conseguenza di lunghe attese, proteste, polemiche, e anche denunce.

Restano ancora scoperte fasce di popolazione in attesa del vaccino da febbraio, appunto, da quando si è cominciato con gli over 80, ma proprio in questa categoria si riscontrano i maggiori ritardi, fino a 800 qualche giorno fa, come dichiarato dalla stessa manager Asl, Maria Morgante. Disagi che continuano, mentre continuano ad arrivare segnalazioni in tal senso.

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