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NAPOLI – Sono 14, di cui otto nelle ultime 48 ore e sei risalenti ai giorni precedenti, le nuove vittime del Covid censite nel bollettino dell’Unità di crisi. Tra i dati, spicca il balzo dei ricoveri: i posti letto occupati in terapia intensiva sono 36 (+7), quelli in degenza salgono a 516 (+23). I nuovi casi sono 22.291 su 30.187 test esaminati: il tasso di incidenza è del 7,58%, in calo rispetto al giorno precedente (8,53) quando i tamponi erano stati solo 18mila.
Avanti a tutta forza in Campania con le terze dosi, ma senza aprire nuovi hub o prolungare gli orari come fa il Lazio annunciando vaccinazioni by night. Aumenta anche la preoccupazione per lo zoccolo duro del milione di campani che continua a rifiutare l’immunizzazione, mentre crescono le segnalazioni di code e lunghe attese per ricevere i vaccini visto il gran numero di persone che si presenta per i booster. La Campania, che in altre occasioni si era resa protagonista di anticipi rispetto alle decisioni nazionali, sulla terza dose a quattro mesi dalla seconda annuncia invece di adeguarsi alle indicazioni del commissario Figliuolo: si parte il 10 gennaio.
Al momento in regione risultano somministrate circa dieci milioni e trecentomila dosi ma l’applicazione natalizia dei green pass più duri non ha fatto crescere, come si sperava, il numero delle prime dosi, in media 400 al giorno. Intanto sale la protesta per avere «una soluzione alle code enormi per la terza dose, alle attese sotto la pioggia e al nervosismo imperante che sfocia in alcuni casi anche in rissa. Bisogna aprire i centri vaccinali H24 su tutto il territorio. Bisogna correre e presto. Si recluti urgentemente il personale necessario e si proceda a vaccinare durante tutta la giornata», ha detto Antonio Capezzuto, segretario generale Fp Cgil di Salerno.
Nel pomeriggio, all’esterno del centro vaccinale del teatro Augusteo di Salerno, lunghe code, disagi ed assembramenti, tensioni che hanno reso necessario l’intervento di quattro pattuglie dei carabinieri. Da Napoli, sul versante dei controlli, arriva invece la protesta di Aldo Maccaroni, presidente dell’associazione Chiaia Night: “Solo a Chiaia c’è stato un dispiegamento delle forze dell’ordine mai visto prima. Ora ci chiediamo se la stessa attenzione sia stata posta in altre zone, come via San Gregorio Armeno, via Toledo, il Vomero e tutte quelle vie dello shopping che a Natale si riempiono di gente».
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