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NAPOLI – Sono 4.837 i nuovi positivi al Covid in Campania, su 12.835 test eseguiti. Il tasso di incidenza tocca un ulteriore picco, al 37,68% (complice anche il minor numero di tamponi nel weekend) contro il 34,6 del precedente bollettino. Le vittime sono dieci, di cui sei nelle ultime 48 ore e quattro risalenti ai giorni precedenti. Restano invariati i ricoveri nelle intensive (33) mentre prosegue il trend di crescita dei ricoveri in degenza, giunti a quota 540 (+27 in un giorno). Per il governatore De Luca l’escalation del Covid ha precise motivazioni.

“In queste settimane abbiamo avuto manifestazioni, spettacoli con decine di migliaia di persone. C’è stata – afferma il governatore- una banalizzazione del problema Covid, si è detto che tanto è un’influenza, è un raffreddore, ma abbiamo già i posti letto Covid tutti occupati”. De Luca ha ricordato che rispetto allo scorso anno “i numeri si sono moltiplicati per 10. Siamo passati dai 120 positivi al giorno di fine giugno 2021 ai 10.500 di oggi, e la cifra è sottodimensionata perché abbiamo migliaia di persone asintomatiche o magari, avendo un pò di mal di gola, decidono di andare in giro comunque.

Il virus sarà pure meno aggressivo dal punto di vista della ricaduta sanitaria, ma intanto abbiamo già i posti letto Covid tutti occupati”. De Luca attacca ancora, come aveva fatto nei giorni precedenti, il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Abbiamo questo giovanotto, sedicente ministro della Salute, che va in giro e parla di medicina territoriale, di Pnrr, dice che ‘abbiamo aumentato di miliardi, ma miliardi di che? Qui non c’è più un euro, quali miliardi?” A giugno sono scaduti i contratti con i dipendenti delle Usca, le uniche realtà che abbiamo nelle Asl che fanno davvero medicina territoriale. I contratti sono scaduti a fine giugno e – ha aggiunto De Luca – la cosa incredibile è che il Ministero della Salute non fa nulla.

Abbiamo dovuto fare delle proroghe come Regioni perché dal 1° luglio saremmo rimasti completamente privi di presenza nei territori. E’ qualcosa di sconcertante, di vergognoso e di scandaloso”. E a proposito del riparto del fondo nazionale di sanità che il ministero opera solo con l’età anagrafica, aggiunge: “ Ci hanno mandato ora una bozza sul nuovo riparto che prevede il 99% sul criterio dell’età, lo 0.5% sull’aspettativa di vita e lo 0.5% sulla deprivazione sociale. Un atto delinquenziale, una provocazione a cui risponderemo in tutti i piani». «Abbiamo aperto il contenzioso con il Tar del Lazio – ha detto De Luca – sul riparto del fondo nazionale da parte del ministero che negli ultimi sette anni ha penalizzato la Campania per 220 milioni l’anno perché era fatto solo sul criterio dell’età anagrafica. Con questa bozza che ci hanno inviato c’è da vergognarsi di vivere in un Paese del genere».

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