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La conferenza stampa di Giuseppe Conte con il candidato a sindaco Gaetano Manfredi

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Giuseppe Conte ci mette la faccia per Napoli.  L’ex premier ha aperto la campagna elettorale del Movimento Cinquestelle, alla presenza del candidato sindaco Gaetano Manfredi, suo ministro alla Ricerca e all’Università.

 “Inizia la fase nuova di un cammino che affronteremo con entusiasmo e senso di responsabilità, determinati a creare tutte le condizioni per compiere una svolta reale. Napoli è una città straordinaria –  aveva scritto Conte su Facebook nelle scorse ore –  ricca di bellezze e talenti che devono essere maggiormente valorizzati. La difficile situazione finanziaria che attraversa impone massima attenzione e impegno. Da Napoli, e dagli altri Comuni al voto, il Movimento cinque stelle ripartirà con forza per dare risposte ai cittadini, imprimere una svolta nei servizi pubblici e porre le basi per un futuro più solido per le comunità. E questo dovrà avvenire anche grazie al buon uso delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ottenute grazie al lavoro fatto in Europa negli scorsi mesi”.

L’incontro con i disoccupati

Prima di entrare nell’hotel di via Santa Maria di Costantinopoli dove si è tenuta la conferenza stampa, Conte ha incontrato una delegazione del movimento di disoccupati “7 novembre” e un gruppo di operai dello stabilimento Whirlpool di via Argine, chiuso dalla multinazionale lo scorso novembre. All’esterno dell’hotel si è formata una calca di cittadini che hanno cercato e ottenuto una stretta di mano e un saluto. “Sono entusiasta – ha  detto l’ex premier – le sfide che ci aspettano in campagna elettorale sono importanti e lo faremo col sorriso, portando le nostre proposte su tutti i territori, senza combattere gli avversari”. “Noi lavoreremo per le nostre proposte, per ascoltare le persone per capire le loro esigenze, oggi più che mai alla luce delle tante sofferenze accumulate”, ha assicurato Conte.

Presenti Fico e Di Maio

Anche il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio erano oggi a Napoli per assistere alla conferenza stampa. Prima dell’inizio, Fico e Di Maio hanno incontrato Conte e Manfredi all’interno dell’hotel.

La conferenza

“Lanciamo un appello a tutta la città: cari napoletani, lavoriamo insieme per questo progetto, date tutti un contributo, voi che amate Napoli e noi che amiamo Napoli” ha sottolineato Conte in conferenza.  “Siamo qui in modo semplice, umile e anche franco, con la franchezza che ci è solita – ha spiegato l’ex premier – per dire ai napoletani che amiamo questa città. Lavoriamo insieme, venite da noi, raccontateci questa città. Noi saremo tra voi, nei vicoli e nei bassi del centro storico fino alle estreme periferie. Lavoriamo insieme per questo progetto, date tutti un contributo: voi che amate Napoli, noi che amiamo Napoli. Noi ci mettiamo la testa e il cuore, aspettiamo la vostra testa e il vostro cuore”.

“Non riteniamo il patto per Napoli – ha aggiunto – esclusivo delle forze che lo hanno sottoscritto. Noi siamo convintamente promotori di quel patto, ma riteniamo che c’è qualche passaggio legislativo che serve per completarlo e realizzarlo appieno. Le altre forze politiche di centrodestra devono partecipare, se amano Napoli lo devono dimostrare coi fatti”,ha detto ancora Conte. “E’ facile mostrarsi amanti della città, ma è necessario sottoscrivere quelle proposte legislative che porteremo al più presto. Molte le abbiamo già in quel Patto, abbiamo già indicato la via, serve una costante attenzione per Napoli, serve serietà” ha poi aggiunto.

Il progetto Napoli

“Il Movimento è questo, è unito. Se qualcuno parla a titolo personale lo fa per una personale opinione, ma è una voce al di fuori del progetto Napoli”, ha detto ancora l’ex premier rispondendo a una domanda sui dissidenti del M5S partenopeo che hanno annunciato la volontà di disconoscere l’accordo con il Partito democratico sulla candidatura di Manfredi. E sull’Rdc, “tanti professoroni, tanti abitanti delle Ztl avversavano il reddito di cittadinanza. Dicevano che era una misura assistenziale, ma io la rivendico appieno”, ha sottolineato.

“E’ una misura di inclusione sociale – ha aggiunto ancor Conte – come possiamo amministrare il bene comune senza pensare a quelle fasce di popolazione che non hanno di che mangiare, che sono al di sotto del contesto della vita politica economica e sociale del Paese? Come può la politica non preoccuparsi di questo? Ci dicono che è una misura assistenziale, lavoriamo per le politiche attive. C’è stata una pandemia, abbiamo aggiunto il reddito di emergenza. Ci hanno riconosciuto anche i premi Nobel grandi capacità di creare una cintura necessaria, hanno detto che l’Italia è un modello”.

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