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Disco verde dell’Aula della Camera all’emendamento dell’azzurro Francesco Paolo Sisto al dl elezioni che riduce la finestra per il voto a partire dal 20 settembre in poi. Fdi ha votato contrario, la Lega si è astenuta. L’emenda – mento è passato con 287 sì, 33 no e 77 astenuti. Le votazioni per le prossime elezioni comunali e regionali si terranno non solo nella giornata di domenica ma anche in quella del lunedì.

“Grazie a questo emendamento diciamo con certezza che non si può andare al voto alle regionali prima del 20 e il 21 settembre. Vogliamo evitare che gli elettori siano disorientati e vessati dai balletti sulle date, restituendo allo stesso tempo alla materia elettorale quella necessaria ricerca di punti di transazione che lascino tutti giustamente scontenti”. Così il deputato e responsabile del dipartimento Affari costituzionali di Forza Italia Francesco Paolo Sisto intervenendo in Aula durante l’esame del decreto elezioni per illustrare il suo emendamento che ha ricevuto parere favorevole dalla relatrice.

“Non abbiamo condiviso la scelta del governo di nascondersi dietro il parere ondivago del Cts, un testo pieno di condizionali in cui l’indicazione del mese di settembre appare il frutto di una scelta più politica che scientifica. Siamo comunque arrivati ad un punto di caduta in Parlamento e ci auguriamo che questo serva da monito affinché nessuno tenti prove di forza o pensi di fare il furbo sulla riforma elettorale”, ha concluso. “Fissare l’Election Day per il 20 settembre prossimo significa togliere economia alla nostra Nazione”.

Lo ha detto nell’Aula di Montecitorio il capogruppo di Fratelli d’Italia alla camera, Francesco Lollobrigida, durante la discussione del Decreto Elezioni.”Tra candidati, famiglie, impiegati comunali si quantificano mezzo milione di persone coinvolte. Persone che non potranno quindi sostenere il settore del Turismo, uno dei comparti maggiormente colpiti da questa emergenza. Il collega Ceccanti probabilmente non ha idea di che cosa voglia dire per alcune categorie poter contare su una settimana di più, la settimana di ferragosto, quella nella quale i cittadini vanno in vacanza e spendono di più. Si sarebbe potuto votare a Giugno o i primi di Luglio, ma certamente reputiamo impensabile devastare con la campagna elettorale e il voto l’intera stagione turistica in piena emergenza economica nazionale. Votare il 20 settembre è quindi una scelta miope che non fa che penalizzare ulteriormente un settore già enormemente in crisi”, ha concluso Lollobrigida.

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