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NAPOLI – Vince l’asse Berlusconi-Meloni nella partita giocata all’interno del centrodestra sulle Regionali. La fumata bianca è arrivata dopo giornate di alta tensione e vede candidati in Puglia l’uomo di Fratelli d’Italia Raffaele Fitto e in Campania Stefano Caldoro di Forza Italia. L’accordo fra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi era atteso per la scorsa settimana, ma all’ultimo è saltato. F

onti interne raccontano di una riunione infuocata fra i tre leader venerdì pomeriggio su Skype, dopo che era già saltato un confronto previsto per il mattino. Sul tavolo sembra fossero presenti altri nomi nella stessa rosa dei candidati azzurri per il seggio più discusso, ovvero quello della Campania, alla fine però ha prevalso il nome di Caldoro. I candidati del centrodestra saranno Francesco Acquaroli per le Marche, Caldoro per la Campania, Susanna Ceccardi per la Toscana e Fitto per la Puglia. Si aggiungeranno alla squadra i governatori uscenti Giovanni Toti in Liguria e Luca Zaia in Veneto. La leader di Fdi Giorgia Meloni, sempre più in alto nei sondaggi, si dice “fiera” dei candidati di Marche e Puglia, le regioni nelle quali il testa a testa con Salvini è stato più duro. E Salvini, se da un lato ottiene la candidatura a sindaco di Reggio Calabria (per cui lancia un contest ‘il sindaco del Ponte’), dall’altro ‘digerisce’ le scelte dei suoi alleati che certo non hanno fatto quello “sforzo di innovazione” da lui richiesto proprio la scorsa settimana.

Che l’accordo non sia il massimo per il leader del Carroccio lo provano anche le parole ruvide scelte per commentarlo in una nota che di fatto è un avvertimento agli alleati e, in particolare, a Forza Italia. “In tutte le regioni, Campania in primis, la Lega chiederà ‘liste pulite’, ovvero lo stop ai cosiddetti impresentabili coinvolti in gravi problemi con la giustizia – si legge -. È un altolà a Luigi Cesaro e compagnia, giusto per fare un esempio”. Più chiari non si poteva essere. Il capogruppo uscente di Forza Italia in Campania è appunto Armando Cesaro, figlio del senatore azzurro Luigi. Lo stop è rivolto anche a lui, dato come papabile vicepresidente di Caldoro in caso di vittoria.

Prova ne sia una dichiarazione rilasciata da Salvini a margine di un incontro con Giovanni Toti a Genova, in cui, come confermano fonti del Carroccio, annuncia che nell’accordo di coalizione la Lega ha ottenuto di intestarsi i vicepresidenti di Campania e Puglia, un passo giudicato storico dal leader delle ex camicie verdi. Non solo. Anche se in Forza Italia sono convinti che Caldoro possa competere con De Luca, in realtà, se dopo lo stop di Salvini all’esponente azzurro mancasse il pacchetto di voti garantito dai Cesaro, la forbice con l’attuale ‘governatore’ del Pd potrebbe essere più ampia e lo smacco maggiore. In Campania prima presenza leghista nei Comuni di Giugliano, Casalnuovo di Napoli, Caivano e Mugnano di Napoli con l’obiettivo di esprimere un primo cittadino leghista a Poggiomarino e lavorare in prospettiva per un candidato sindaco leghista a Benevento e Caserta. Intanto Caldoro ringrazia “Rin – grazio i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni per la fiducia”. E aggiunge: “Ho scelto la mia terra per l’impegno politico ed istituzionale. Insieme, e lo dico a tutti i campani, facciamo ripartire la Campania con serietà e passione”.

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