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In mostra a Palazzo Ricca di Napoli, “Genesi e divenire del Barocco”. Un viaggio che racconta la profonda connessione tra le due grandi capitali della cultura europea del Seicento: Roma e Napoli.


NAPOLI – Un viaggio attraverso le pieghe della storia dell’arte barocca, una mostra che racconta la profonda connessione tra le due grandi capitali della cultura europea del Seicento: Roma e Napoli. È questo il cuore dell’esposizione “Genesi e divenire del Barocco tra Roma e Napoli” che si inaugurerà giovedì 10 aprile 2025, alle ore 17, a Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli. Curata da Francesco Petrucci e don Gianni Citro, la mostra è un’occasione imperdibile per immergersi nell’evoluzione di uno dei periodi più affascinanti della storia dell’arte.

Napoli, “Genesi e divenire del Barocco”: la mostra a Palazzo Ricca

La mostra, che sarà aperta fino al mese di giugno, è il risultato di un’organizzazione congiunta tra la Fondazione Banco di Napoli e la Fondazione Meeting del Mare Crea (Cultura, religioni e arte). L’esposizione si propone di mettere in evidenza l’interazione culturale e pittorica tra Roma e Napoli nel periodo barocco, esplorando le reciproche influenze artistiche che hanno segnato la nascita e l’affermazione di questo stile in Europa.

La sinergia tra le due città

Nel XVII secolo, Roma e Napoli erano il cuore pulsante della cultura europea. La città papale, con il suo straordinario panorama artistico, e il Viceregno di Napoli, fucina di talenti e di straordinari maestri, furono un terreno fertile per una continua circolazione di idee, tecniche e ispirazioni. Molti artisti romani si trasferirono a Napoli, mentre numerosi pittori napoletani approdarono a Roma, creando una connessione che ha definito il volto del Barocco.

Le opere in mostra raccontano proprio questa osmosi: dai Caravaggio e Ribera, che, dopo la formazione romana, portarono il naturalismo a Napoli, a Bernini, nato a Napoli ma divenuto l’emblema del Barocco romano, fino a Salvator Rosa, che, attivo a Roma, contribuì con le sue opere al rinnovamento dell’arte romana. Un dialogo che attraversa tutta l’età barocca, fino al Settecento, con artisti come Sebastiano Conca e Corrado Giaquinto, che intrecciarono il linguaggio solimenesco con il classicismo romano.

Un’esposizione d’eccellenza

La mostra si distingue per l’alto valore delle opere selezionate: 20 dipinti di qualità molto alta, dieci provenienti da Palazzo Chigi in Ariccia, sede del museo del barocco romano, e dieci dalla collezione Koelliker, una delle più prestigiose raccolte private di arte italiana, che riflettono la grande tradizione napoletana. Le opere esposte appartengono a scuole romane e napoletane e documentano il dialogo tra queste due realtà artistiche, che hanno contribuito alla definizione di un linguaggio visivo straordinariamente ricco e innovativo.

«Si tratta di un argomento che è stato per troppo tempo trascurato dalla critica», dichiarano i curatori. «Per la prima volta, questa mostra offre l’opportunità di esplorare in modo approfondito le reciproche influenze artistiche tra Roma e Napoli, mettendo in luce una parte fondamentale della storia del Barocco». Tra i pittori selezionati, alcuni furono protagonisti di quel passaggio dall’arte manierista al naturalismo che caratterizzò l’evoluzione del Barocco, mentre altri operarono direttamente nelle due città, contribuendo a una continua osmosi di idee e stili.

La mostra “Genesi e divenire del Barocco tra Roma e Napoli”: un’opportunità culturale per tutti

La mostra, che rappresenta una straordinaria occasione di approfondimento culturale, non si limita a offrire un’occasione di fruizione di capolavori d’arte: è anche un invito alla riflessione sul dialogo tra le culture e sulle radici comuni che uniscono Napoli e Roma. «Come Fondazione – commenta Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco Napoli – ci poniamo anche l’obiettivo di offrire nuovi stimoli e risultati d’indagine, valorizzando l’arte e la cultura come strumenti di crescita e di arricchimento per tutti».

Il direttore della Fondazione, Ciro Castaldo, ribadisce l’importanza di questa iniziativa: «Le opere selezionate, con una curatela attenta e un’analisi approfondita, aprono un varco nello studio delle relazioni tra la produzione artistica barocca di Roma e quella di Napoli, un campo ancora poco esplorato e ricco di potenzialità».

Inaugurazione della mostra

L’inaugurazione della mostra vedrà la partecipazione delle principali personalità culturali coinvolte nel progetto, tra cui il presidente della Fondazione Banco Napoli, Orazio Abbamonte, il direttore della Fondazione, Ciro Castaldo, e i curatori Francesco Petrucci e don Gianni Citro. In un’epoca in cui l’arte e la cultura sono più che mai strumenti di comprensione e connessione, la mostra rappresenta un’opportunità unica per riscoprire il Barocco e le sue straordinarie connessioni tra Roma e Napoli. Non solo per gli appassionati d’arte, ma anche per gli studenti e il pubblico più ampio, che potranno accedere a capolavori spesso sconosciuti, arricchendo il proprio patrimonio culturale. «Genesi e divenire del Barocco» è una mostra che, oltre a raccontare l’evoluzione di uno stile, traccia un ponte tra passato e presente, tra storia e modernità, portando Napoli al centro del dibattito artistico internazionale.

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