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NAPOLI – Sembra incredibile, ma è frutto dell’incontenibile passione che avvolge i tifosi più sensibili alle vicende delle squadre che lottano per lo scudetto: è delle ultime ore, in casa nerazzurra, ma è di qualche settimana, in ambito bianconero, il ricorso all’etichetta (tag) utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, per testimoniare il disappunto verso l’allenatore dei propri beniamini, all’indomani di sconfitte, imprevedibili , come per la Juventus in quel di Verona, e probabili, quale il KO subìto dalla squadra meneghina all’Olimpico. Impazzano sui social il Sarriout ed il Conteout: le affermazioni, anzi le critiche, o ancor meglio, gli improperi che fioccano a gettito continuo, non giovano, di certo, alla tranquillità dei tecnici, presi di mira, vuoi per il gioco che latita ( è il caso della capoclassifica) vuoi per le scelte (è la motivazione principale per la squadra di Milano) adottate dal trainer salentino, dopo aver preteso ed ottenuto elementi di valore nel calcio mercato di gennaio. E, e rimane, un problema in cui i partenopei fanno da spettatori interessati, per puro e sano divertimento, avendo già provveduto, il presidente De Laurentiis, a defenestrare il tecnico con cui aveva preso il via il campionato del riscatto degli azzurri, ed a portare sulle sponde del mar Tirreno, l’allenatore che doveva e, pare ci stia riuscendo, a rasserenare l’ambiente, ad estrarre dai polmoni degli atleti che gli stanno ricambiando la fiducia, tutto il fiato occorrente per risalire la china e, se un briciolo di fortuna lo assiste, a lottare per qualche trofeo. Eppure il Gattusoout poteva anche comparire dopo le prime uscite, disastrose, soprattutto per i risultati, ma il popolo napoletano ha saputo attendere, convinto che la grande umanità del mister, abbinata al polso duro ed alla infinita dedizione al lavoro di sacrificio, avrebbero condotto il team a raccogliere quanto seminato. Gli scongiuri, soprattutto per la tradizione scaramantica che regna da sempre in questo territorio, sono indispensabili, ma a tracciare un bilancio a partire dalla seconda di ritorno, gara interna contro la Juventus, si rimane nella zona positiva (in media inglese è un +1) ed aggiungendo la vittoria, senza subìre reti contro Lazio ed Inter in Coppa Italia, la considerazione sull’operato di Gattuso non può che essere più che soddisfacente. Ed alzi la mano chi è d’accordo sulla presa di posizione nei confronti dell’indisciplinato Allan, e sulla continua insistenza sul discorso dell’atteggiamento nel momento di non possesso del pallone, per non tralasciare il ricorso al lavoro anche nel giorno santificato, per i calciatori, di riposo: nessuno con le braccia distese lungo il corpo, tutti favorevoli alla disciplina targata “Ringhio”. Con lo spirito battagliero da invocare per la trasferta di Brescia, con la dovuta continuità nel confermare la tattica adottata per le ultime trasferte, si può affrontare anche la delicata, nonché proibitiva, partita di Champion’s, ma per ora occhio alle rondinelle (emblema della compagine affidata a Lopez), e se sarà primavera sboccerà il fiore della rinascita.

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