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NAPOLI – Vince e convince il gruppo diretto da Gattuso, lui si divide tra i colloqui con la dirigenza, per mettere il muso, giustamente, nelle scelte dei calciatori da acquisire e/o cedere, e gli insegnamenti tattici, nonché sull’acquisizione dell’ulteriore crescita di personalità e fiducia nei propri mezzi, per gli atleti.

Questi ultimi non li smuovi dalle risposte che stanno offrendo sul campo, dalla disciplina tattica, dal rispetto del ruolo, dalla serena accettazione di rimproveri, come di pacche sulle spalle dall’allenatore, che come si comporterebbe un buon padre di famiglia, dispensa carezze e metaforici “ceffoni” a chi fa il proprio dovere ed a chi osa sbagliare. Intanto le “stranezze” del calcio mercato entusiasmano i siti web che impazzano a lanciare notizie che, dopo qualche ora, diventano da spazzatura, oppure fanno a pugni con cifre e scambi che hanno scarso feeling con la realtà dei bilanci delle società interessate.

Eppure, l’addetto a tali ” movimenti”, il Giuntoli non sta setacciando ciò che gli altri vorrebbero rifilare ad un Napoli, non in crescita, di più, ma è alla ricerca, soprattutto affacciandosi al calcio straniero, di talenti che abbiano poca esperienza internazionale, e che possano sottostare ai dettami urlati da Gattuso, e che rimangano incantati dalle bellezze partenopee. Osimhen, Boga, Todibo, Petagna, Rahmani, e chi osa contraddire queste scelte? De Laurentiis ha fiuto, nel settore cinematografico come in quello aziendale, quale è giustamente ritenuta una società di calcio, non “getta” soldi dalla finestra, ed il sano bilancio è l’esempio di oculatezza e lungimiranza.

E alle porte bussano gli ex, quei colori che hanno dato senso, valore e trofei all’attuale trainer azzurro, quel rosso e nero che solo dalla panca non ha saputo, ma non per sua incapacità, gestire, e soddisfare la proprietà, in quel periodo “spaesata”: nello scorso campionato, la prima partita esterna del Milan, con Gattuso allenatore, vide i rossoneri andare in vantaggio per due a zero, ma Ancelotti riuscì, con Mertens e Zielinski, a capovolgere il risultato. Domenica sera, l’amarcord durerà lo spazio dell’abbraccio a Pioli, e il vedersi indosso una casacca che ormai ne ha intaccato il cuore, da buon meridionale, lo ricondurrà a continuare questa escalation di risultati e di bel gioco.

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