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INTER – NAPOLI 1-0

INTER: Handanovic 8, Skriniar 6, De Vrij 5,5, Bastoni 5, Darmian 5,5 , Barella 5,5 , Brozovic 5 (67′ Sensi), Gagliardini 6, Young 6 (86′ D’Ambrosio s.v.), Lukaku 6, Martinez 6,5 (77′ Hakimi 6).
In panchina: Padelli, Radu, Hakimi, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Perisic, Eriksen, D’Ambrosio.
Allenatore: Antonio CONTE 5,5

NAPOLI: Ospina 6, Di Lorenzo 6, Manolas 6, Koulibaly 6,5 , Rui 6,5 (85′ Ghoulam 6), Bakayoko 5,5 (74′ Politano 6,5) , Demme 6 (85′ Elmas s.v.), Lozano 7, Zielinski 6,5 (74′ Ruiz 6), Insigne 5, Mertens (15′ Petagna 6).
In panchina: Meret, Contini, Malcuit, Maksimovic, Hysaj, Rrahmani, Lobotka.
Allenatore: Gennaro GATTUSO 6,5

Arbitro: MASSA di Imperia 4 – Guardalinee: Meli e Alassio – Quarto uomo: Fourneau
VAR: Calvarese – Avar: Del Giovane
MARCATORI: 73′ Lukaku (rig)
NOTE: terreno in discrete condizioni in una serata dalla temperatura rigida, intorno ai 5 gradi. Spalti vuoti. Ammoniti: Brozovic (I), Bakayoko (N), Ospina (N), Lozano (N), Lukaku (I), Skriniar (I), D’Ambrosio (I), Handanovic (I). Espulso al 71′ Insigne (N). Calci d’angolo 3 a 3. Recuperi: 2′ e 4′

MILANO. Tra la fede e il rito, che per alcuni è scaramantico, si interseca la preoccupazione per il mancato scioglimento del sangue di San Gennaro, nel giorno che rievoca l’arresto dell’eruzione del Vesuvio che sommerse Pompei: brutti presagi, tenuto conto del virus che ancora flagella gli italiani dal punto di vista della salute e, in misura minore, l’impossibilità di festeggiare nella maniera tradizionale le festività natalizie, e non poteva mancare il riferimento al protettore di Napoli e dei napoletani, in una delle gare più sentite dal popolo azzurro, nel momento in cui dominando in ogni angolo di campo su avversari che hanno subìto sin dall’avvio, la tattica escogitata da Gattuso ed eseguita egregiamente dai suoi, ha dovuto registrare la terza sconfitta in campionato, che aggiunta a quella sub iudice di Torino, rivela che ha perso con tutte le compagini che la sopravanzano in graduatoria. E che lo zampino del non avvenuto fenomeno della liquefazione si sia impossessato anche del match del Meazza, è diventato tangibile sin dallo scadere del primo quarto d’ora di gioco, nel momento in cui una torsione di Mertens per lanciare un pallone che si trovava sulla linea di fondo, generava una distorsione alla caviglia sinistra, tale da costringerlo a rinunciare a giocare, non vergognandosi di versare lacrime, e lasciando preoccupazione tra allenatore e tifosi, vedendolo uscire dal rettangolo di gioco, accompagnato a spalla, nell’impossibilità di poggiare il piede a terra. Il pensiero di abbinare la negatività del fenomeno legato al patrono con la partita che non girava nel verso giusto, lo esponeva a chiare lettere, il tecnico, nel dopo partita: ” Non saremmo riusciti a far gol nemmeno se avessimo cercato di buttare la palla in rete, con le mani…” E se poi alla giornata, già nera di per sé, si abbina la spettacolarità, l’efficienza, l’istinto, la prontezza di riflessi del pipelet nerazzurro, in stato di grazia, tutti i sogni di vittoria si disintegrano non appena sei a pochi passi dalla fatidica linea bianca di porta, e nella cronaca, la descrizione dei salvataggi di Handanovic non lasciano spazio a scuse di circostanza.

Non poteva mancare, poi, la chicca del direttore di gara, ormai diventata una costante nelle partite del Napoli, e questa volta l’interprete risponde al cognome di Massa da Imperia, che dopo aver assegnato il penalty ai padroni di casa, per una manata di Ospina al piede di Darmian, non accetta un “vai a cacare” urlato da Insigne, lo espelle e si becca critiche un po’ da ogni dove, da calciatori in pensione, da allenatori, da commentatori che ribadiscono come sovente in campo vengano pronunciate frasi simili, soprattutto come reazione a decisioni arbitrali, ma che non sono da classificare come minacce ( queste, senz’altro da punire), bensì da stati d’animo giustificabili, e per i quali, i direttori di gara, dotati di buon senso, cercano di bypassare, facendo i finti sordi. E Gattuso, non si fa pregare a dichiarare: ” In Inghilterra i “fake off” ( in italiano, il mandare a quel paese) non vengono sanzionati, in Italia, invece, gli arbitri per dimostrare di avere personalità , e non tutti sono così, provvedono ad espellere i calciatori.”

In definitiva, un Napoli sontuoso, sia in undici che in inferiorità numerica, ha annichilito l’Inter, ma il risultato gli ha girato le spalle, un po’ come il sangue solido di san Gennaro ( nome anche del trainer azzurro…) ha lasciato inebetita la popolazione, già di per sé scossa dagli eventi scaturiti dal contagio del COVID 19. Alle porte l’altra trasferta, domenica prossima, a Roma, avversari i bianco celesti allenati da Simone inzaghi: assenti Mertens ( speriamo che l’infortunio non abbia interessato i legamenti), il capitano per squalifica, Osimhen che si sta sottoponendo a cure particolari, per l’infortunio alla spalla che sta riguardando anche il braccio, Gattuso dovrà resettare tutto, ivi compreso il morale, abbattutosi dopo la serataccia, e trovare gli stimoli giusti per ben figurare.

LA CRONACA.
Sorprende lo schieramento del Napoli, è quasi un 4-4-2 quello di Gattuso, con Zielinski praticamente allineato a Mertens, soprattutto in fase difensiva, ma è altrettanto curiosa la posizione di Rui, quasi a fare da ala sinistra, e dietro di lui, Insigne ad operare da regista laterale, quindi difendendo a tre, con Manolas al centro e Koulibaly sulla fascia, con il compito di controllare ad uomo, Lukaku. 7′ – Insigne, che gioca in posizione più arretrata, prova la giocata in profondità per Lozano. Taglio letto da De Vrij che impedisce al messicano di colpire. 12′ – Mertens a terra, si è fatto male in occasione di un cross: da capire se si tratti di una distorsione nella caduta dopo il cross o se sia un infortunio muscolare. 17′ – Occasione Inter: Lautaro Martínez spaventa Ospina con un tiro di sinistro da centro area di poco a lato sulla destra. Palla che sfila di poco fuori. Tutto nasce da un errore di Koulibaly, in disimpegno, cedendo la sfera a Barella, che immediatamente serve Lautaro a centro area. 33′ – Azione di Lozano in contropiede, servito da un lancio di Ospina, il sinistro del messicano è smorzato e Petagna riesce a toccare la palla per Zielinski: gran botta del polacco, che però non centra la porta di Handanovic. 36′ – Inserimento pericoloso di Gagliardini che colpisce in area di testa su cross di Barella: Ospina blocca. 40′ –  Insigne cerca il tiro a giro ma De Vrij devia in calcio d’angolo. Nessun avvicendamento al rientro in campo: 54′ – Bella azione del Napoli con Lozano che recupera palla, serve Mario Rui sulla sinistra che scarica per Insigne: gran botta del capitano azzurro, conclusione alta. 69′ Primo intervento da applausi di Handanovic: da Lozano a Di Lorenzo, che libera in area sulla destra Zielinski, e sul cross basso,giocata spettacolare di Insigne, una sorta di mossa dello scorpione, con colpo di tacco, su cui il portiere sloveno si supera. 70′ – RIGORE PER L’INTER: fallo di Ospina su Darmian. L’azione inizia da un tiro di Sensi, rimpallato da Manolas prima e da Demme dopo, e la palla prende una traiettoria a campanile per poi arrivare nei pressi di Darmian, toccato da Ospina. Ammonito il portiere del Napoli che tocca l’avversario nell’uscita. 80′ – GRAN PARATA DI HANDANOVIC SU POLITANO: Lozano era andato sul fondo scaricando in mezzo per Politano che colpisce forte ma centrale e trova la gran risposta del portiere sloveno. 90′ +2 – PALO DI PETAGNA! Clamorosa palla gol per il Napoli: l’attaccante del Napoli si gira e calcia di sinistro dalla riga dell’area piccola e colpisce il primo palo. Rammarico, tanto, prestazione, senza sbavature, e si interrompe la rincorsa, sfatando, purtroppo la nota positiva che voleva i partenopei non perdenti con la tenuta albiceleste….

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