X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

Dal piede mancino di Mario Rui partono i suggerimenti per primo e quarto gol, dal sinistro vellutato di Ruiz il lancio per l’avvio della seconda marcatura ed il cross per l’impeccabile colpo al volo di Koulibaly che appone il terzo sigillo: i “sinistri” non intesi come ceffi, ma come calciatori padroni dei tocchi con quell’arto, più sviluppato rispetto al destro, sono stati i veri artefici di un successo strameritato, convincente, senza sbavature, demolendo un avversario che ha reso solo più tardivo l’assestamento della squadra in campo, arrivato dopo il quarto d’ora iniziale, frenetico e aggressivo dei friulani.

Trattasi di Politano, Ruiz e Rui, che messi insieme, ognuno nel proprio spicchio di campo di competenza, hanno costruito a piccoli passi una disposizione tattica, preparata e studiata da Spalletti, che ha finito con il demolire l’Udinese, tramortita già dopo i primi quarantacinque minuti. Sulla fascia monca imperversa il portoghese, che sin dal primo minuto, ferma la sfera, alza lo sguardo, nota lo scatto di Osimhen e con precisione lo serve, ed è il primo segnale degli insegnamenti dell’allenatore, che già contro il Venezia urlava a squarciagola di porgere la sfera “a Mario”, e vale la pena ricordare che da suoi cross si determinarono i due calci di rigore: e non si fanno attendere i suggerimenti a scavalcare il centrocampo avversario, raggiungendo il top, quando dall’altezza della linea di metà campo, ancora una volta, ferma la sfera, riguarda quale compagno scatta sul settore sinistro, vede il capitano Insigne lanciarsi in quella zona, passaggio al bacio, sul quale si avventa Lorenzo che non teme l’uscita di Silvestri, lo anticipa con un tocco di destro a scavalcare mirando con un pallonetto la porta sguarnita, e a togliergli la gioia del gol è lo scatenato Osimhen che ribadisce, per sicurezza, in rete, dovendo anticipare l’intervento difensivo di Becao.

Ed è il 24’. Lo spagnolo, deludente nelle prime giornate, fatta eccezione per il gol di Marassi, riesce finalmente a trovare la posizione ideale, leggermente più dietro tra i tre della mediana, non rallenta eccessivamente la manovra, insiste con solo due tocchi, si avvale di un guardiano attento e tempestivo nel bloccare gli avversari quale è Anguissa , e si rende autore di un blitz, sagacemente provato in allenamento, al minuto 35, quando, su punizione calciata da Insigne, in orizzontale, all’altezza della tre quarti, di impeto sventaglia il pallone sull’out sinistro, dove si catapulta, in uno dei suoi continui assalti offensivi, Koulibaly, che cerca la conclusione al volo, sbuccia leggermente il pallone che supera il portiere bianconero, e trova pronto a ribadire il rete il consolidato compagno di coppia centrale difensiva, Rrahmani, abile a depositare in rete di testa. Il sorriso a trentadue denti del kosovaro fa a pugni con l’uscita a testa bassa nel suo esordio in maglia azzurra, nello scorso campionato, quando Gattuso lo fece esordire alla Dacia Arena, causando il pari dell’Udinese con un grossolano errore, con la complicità di Meret.

A proposito, l’ex allenatore dei partenopei, visto in tribuna durante Juventus-Milan, rosicherà di brutto, vedendo la sua ex squadra giocare in maniera sublime, consolandosi, forse , con il ricordo dell’avvio dello scorso campionato, quando anche con la sua guida, conquistò quattro vittorie nelle prime cinque giornate, avendo saltato, per problemi di Covid, la trasferta di Torino, prevista alla terza giornata. Ritornando al confronto contro la squadra del presidente Pozzo, Ruiz si era concesso (31’) alla platea dei tifosi azzurri, presenti in migliaia sugli spalti colorati dello stadio friulano, un po’ sparpagliati tra i vari settori, con un tiro dalla distanza, calciato con il piede “magico” colpendo in pieno il palo alla destra di Silvestri, in questa occasione salvato dalla fortuna, dimostrando ai soliti critici senza peli sulla lingua, che ha nelle corde la chiave per scardinare difese arcigne e chiuse a riccio.

Nel secondo tempo, padroni di casa inesistenti ed inefficaci, per merito, riconosciuto nel dopo gara da un sincero ed onesto Gotti, degli ospitoi che gestiscono a piacere il pallone, sostando prevalentemente nella metà campo dell’Udinese ed il risultato  viene arrotondato con la partenza da un corner, scambiandosi il pallone Insigne e Politano, sul cross del mancino, Ruiz fa da sponda per il senegalese che al volo, di destro, spedisce la sfera nel sette alla sinistra di un impotente Silvestri, diventando, udite udite, il capocannoniere del Napoli, insieme a Lozano, con due reti ! Il poker è un altro colpo che si manifesta sull’out sinistro, che ci riporta indietro con la memoria alla famosa catena di quella zona, dove imperavano Ghoulam ( il cui rientro è già stato messo in conto dal trainer ndr),

Insigne ed Hamsik, creando sfaceli senza tregua: nella partita che stabilisce il primato, non condiviso con altre compagini, è ancora Rui a consegnare il pallone a Lozano dopo uno scambio tra i due, ed il messicano, subentrato insieme a Petagna ed Ounas ( pochi minuti per quest’ultimo che dimostra comunque di essere decisivo e “spacca partite”, mancando la rete per pura precipitazione ndr), imita alla grande il capitano, indirizzando la sfera, con un tiro “a giro” dove Silvestri non può che guardare gonfiarsi la rete nell’angolo alto destro della porta da lui difesa, scontando la rabbia dei partenopei che rammentano l’ultimo confronto dello scorso campionato quando difendeva la rete del Verona: no Champion’s, sì vendetta!

E Spalletti fa spallucce quando inizia a sentirsi rivolgere le domande sulle chances di scudetto, sulla distanza abissale con la Juventus, relegata al penultimo posto, rispondendo con la sua abituale diplomazia: “ La squadra si sta convincendo partita dopo partita della sua qualità, e non si culla sugli allori di queste iniziali vittorie; i calciatori si stanno comportando da squadra ed i risultati sono la logica conseguenza ed il risultato rotondo non inganni i tifosi, la partita era difficile  e lo è stat fin quando non abbiamo preso le opportune misure”. E’ il caso quindi di ripetere “ dalla a Mario, dalla a Mario !!!”

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE