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Il decreto – emesso dalla procura di Nocera Inferiore guidata dal procuratore capo Antonio Centore – è legato a una inchiesta per emissione di fatture per operazioni inesistenti e reati di riciclaggio. Sequestro beni per equivalente per oltre 500mila euro eseguito dalla Guardia di finanza di Salerno nei confronti di una società con sede a Sant’Egidio del Monte Albino, nel Salernitano, e di tre commercianti di auto di lusso. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero simulato la vendita delle 22 autovetture a una società di fatto inesistente e intestata a un prestanome. I bolidi, tra cui una Ferrari del valore di 150mila euro, sarebbero stati ceduti «in modo simulato e fittizio» per evadere le imposte e per sottrarli a una misura cautelare già disposta in precedenza. Ad agosto dello scorso anno, erano stati eseguiti un primo sequestro e provvedimenti restrittivi, annullati però dal tribunale del Riesame di Salerno, decisione impugnata dalla procura che la Cassazione ha annullato con rinvio. Ora, in attesa di una nuova pronuncia del Riesame, chiesto e accolto un nuovo sequestro preventivo.

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