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Anche a Salerno valutano la possibilità di una lista alle comunali, dopo il debutto alle scorse Regionali. Nasce il circolo “PER – Salerno”, aderente all’associazione “Per le Persone e la Comunità”. “Per” è formata da quanti sono impegnati nel mondo laico e cattolico, nel volontariato, nel terzo settore e nelle realtà professionali. Gli aderenti hanno scelto di definirsi «laici credenti in dialogo con tutte le persone di buona volontà, per realizzare il bene comune nel nostro territorio, persone dell’ordinario da sempre, gratuitamente, a servizio delle proprie comunità, cittadini che hanno deciso di fare un passo avanti anche in politica, insieme». A Salerno il circolo sorge con lo scopo di «promuovere tre valori ritenuti fondamentali: il primato delle persone, la cura delle comunità (famiglia, giovani, scuola, salute) e la tutela del creato (a cominciare dall’ambiente)».


“PER Salerno” si rivolge «a tutte le persone di buona volontà, che abbiano a cuore il bene comune e lo sviluppo di una società sostenibile partendo dagli ultimi, promuovendo la tutela e l’inclusione delle fasce più deboli, per costruire insieme una città più vivibile per tutti».
Tra le prime iniziative, saranno poste in primo piano le attività in campo sociale, culturale, economico e anche politico. In particolare, non mancheranno proposte e approfondimenti per ampliare la partecipazione dei cittadini al dibattito politico, in vista delle prossime elezioni amministrative. I componenti che hanno costituito il circolo sono: Antonietta Bertone (docente ed interprete LIS), Annalisa De Simone (docente), Maria Chiara Andria (geologa – docente), Rosanna De Vita (chimico), Stefania Vecchio (avvocato), Alessandro Colella (psicologo), Alessandro Rizzo (avvocato), Alfredo Lupinelli (architetto), Claudio Guarnaccia (docente), Donato Ferrara (informatico), Giuseppe Bojano (avvocato), Giuseppe De Santis (ingegnere), Giuseppe Gallozzi (ingegnere), Matteo Adinolfi (ingegnere – docente), Salvatore Pappalardo (docente), Stefano Pignataro (giornalista e ricercatore).

«Abbiamo delle proposte – spiega Giuseppe Gallozzi – e cerchiamo di di stabilire un dialogo con chi vorrà accogliere questi punti». Tre sono gli aspetti considerati fondamentali. «Il Patto educativo, perché – afferma Gallozzi – c’è un’emergenza impressionante sull’abbandono scolastico, ed è un settore prioritario di intervento; la ricerca di soluzioni innovative per il supporto sociale, anche in termini di spesa pro capite, per cercare di capire come offrire i servizi ad una platea cittadina più ampia possibile; curare la vivibilità, in modo che si possa parlare di ambiente senza sembrare fanatici, di sicurezza, di mobilità, di smart city, uno dei temi più inflazionati per la pioggia di finanziamenti in arrivo col recovery Plan. Cercare di fare progetti quanto più utili è possibile alla città».

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