X
<
>

Fernando Botero, morto oggi all'età di 91 anni

Condividi:
2 minuti per la lettura

ROMA – Il pittore e scultore colombiano Fernando Botero, considerato l’artista vivente più famoso del paese sudamericano, è morto oggi all’età di 91 anni. Lo conferma il quotidiano colombiano “El Heraldo”, citando fonti del ministero della Cultura e spiegando che il pittore delle figure rotonde, nato a Medellin, si è spento nella sua casa di Montecarlo.

In un primo momento il quotidiano parlava di un ricovero in una clinica di Pietrasanta, in Versilia, dove trascorreva molto tempo ma successivamente è stato chiarito che l’artista era stato ricoverato per una sospetta polmonite e poi era tornato a casa.

Sua figlia Lina Botero, parlando a Caracol Radio, ha spiegato che è morto questa mattina nel Principato di Monaco: “Era in pessime condizioni di salute da cinque giorni perché aveva contratto una polmonite – ha detto – ha avuto una vita straordinaria e se n’è andato al momento giusto. Era una persona che ha dedicato la vita al suo Paese, che è stato oggetto della sua opera artistica”.

“Botero è stato l’ultimo artista classico “italiano” ispirato alla tradizione che va da Giotto a Piero della Francesca a Raffaello – ha detto Vittorio Sgarbi commentando la scomparsa di Botero – è stato un avamposto della resistenza della figurazione durante la dittatura delle avanguardie, osteggiato implacabilmente dalla critica”.

“Sono stato suo grande amico – ha detto ancora Sgarbi – e ho curato la prima grande mostra dopo il proibizionismo a Forte Belvedere, tra mille critiche, ma nessuno come lui dopo l’aristocratico Balthus ha rappresentato l’orgoglio della grande tradizione classica italiana con l’espediente giocoso d’ingrassare corpi e forme, e ciò lo ha reso amatissimo e anche odiatissimo da chi avuto minor successo e minor fortuna”.

“L’ho accompagnato in diverse occasioni in Colombia – conclude Sgarbi – dove era idolatrato come il primo pittore del mondo, e in qualche modo lo è stato essendo conosciuto e riconosciuto da chiunque”.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE