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L'arazzo col ritratto di papa Luciani realizzato su dipinto dell'artista iperrealista cinese Yan Zhang.

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Diventa beato Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I. Il Papa dei 33 giorni di pontificato è stato innalzato agli onori degli altari con una cerimonia solenne in piazza San Pietro celebrata da Papa Francesco.

Il Pontefice, su richiesta del Cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa, ha proceduto alla proclamazione sotto la pioggia in piazza S. Pietro. «Accogliendo il desiderio del nostro fratello Renato Marangoni, di molti altri fratelli e fedeli e dopo il parere del Dicastero delle cause dei Santi, concediamo che Giovanni Paolo I Papa d’ora in poi sia chiamato ‘beato’ e che sia celebrato ogni anno il 26 agosto», ha detto il Papa in latino.

Tra i concelebranti il cardinale Marcello Semeraro, arcivescovo-vescovo emerito di Albano, prefetto delle Cause dei Santi.

«Egli – ha detto papa Francesco – ha incarnato la povertà del discepolo, che non è solo distaccarsi dai beni materiali, ma soprattutto vincere la tentazione di mettere il proprio io al centro e cercare la propria gloria».

Papa Bergoglio del suo predecessore ha poi evidenziato come «seguendo l’esempio di Gesù, sia stato pastore mite e umile. Considerava sé stesso come la polvere su cui Dio si era degnato di scrivere» e citando l’udienza generale del 6 settembre 1978, papa Francesco ha ribadito: «Con il sorriso Papa Luciani è riuscito a trasmettere la bontà del Signore».    

Un grande applauso si è, quindi, levato dalla folla di fedeli in Piazza San Pietro quando papa Francesco ha pronunciato la formula di beatificazione mentre veniva svelato l’arazzo con il ritratto di papa Luciani beato Giovanni Paolo I realizzato su dipinto dell’artista iperrealista cinese Yan Zhang.

PAPA LUCIANI BEATO, IL PERCORSO DI CANONIZZAZIONE

Ricordato come il ‘Pontefice del sorriso’, sono stati necessari 19 anni per completare il processo di canonizzazione. L’iter diocesano, aperto a Belluno il 23 novembre 2003 è stato chiuso il 10 novembre 2006. Il processo diocesano si articolò in 203 sessioni. Nelle sedi episcopali di Belluno, Vittorio Veneto, Venezia e Roma, vennero escussi 167 testimoni, tutti de visu a eccezione di uno, dei quali nove ex officio e ai quali si aggiungono le deposizioni di tre periti della Commissione storica.

«Il 17 ottobre 2016 – ha raccontato in conferenza stampa il cardinale Beniamino Stella – i cinque corposi volumi della Positio con un totale di oltre tremilacinquecento pagine furono depositati presso il Dicastero per le Cause dei Santi. L’8 novembre 2017 Papa Francesco autorizzava la pubblicazione del Decreto riguardante le virtù eroiche di papa Luciani, che diventava così “Venerabile”».

IL MIRACOLO RICONOSCIUTO DALLA CHIESA IN ARGENTINA

Fu poi «alla fine di novembre di quello stesso anno si concludeva a Buenos Aires in Argentina anche l’Inchiesta diocesana». L’inchiesta era stata «avviata l’anno precedente dalla vice postulatrice», per una presunta guarigione straordinaria. L’intercessione del Papa veneto, infatti, nel 2011 avrebbe consentito «la guarigione di una bambina». Alla bimba «era stata prospettata la morte imminente a causa di una grave forma di epilessia refrattaria e shock settico».

Proprio dall’altra parte del mondo, terra d’origine dell’attuale Papa, il sacerdote José Dabusti pregò per la guarigione della bambina, Candela Giarda «ottenendo – spiega Stella – il miracolo. Il 13 ottobre 2021 papa Francesco ha autorizzato il Dicastero a promulgare il Decreto riguardante il miracolo. La Consulta medica dello stesso Dicastero aveva previamente riconosciuto, all’unanimità, trattarsi di una vicenda inspiegabile per la scienza. È stato il passo che ha aperto la strada alla beatificazione».

Il cardinale Stella ha poi concluso: «Diciannove anni di lavoro. La causa di Papa Luciani, anche se si è aperta a 25 anni dalla morte, non è stata né più lunga di altre, né più breve e agevolata di altre, per essere lui un Pontefice della Chiesa. È stata una ricerca senza sconti. Accurata, coscienziosa, scrupolosa, condotta con metodo storico-critico, sulla base di una seria e omnino plena investigazione delle fonti archivistiche, di una mirata ricerca bibliografica e di un ricco panorama testimoniale. Tutto è stato fatto secondo le regole canoniche, con scienza e coscienza da parte di chi vi ha lavorato per anni con passione e dedizione».

CHI ERA PAPA ALBINO LUCIANI, BEATO GIOVANNI PAOLO I

Originario di Canale d’Agordo (all’epoca chiamato Forno di Canale), nato il 17 ottobre 1912, Papa Albino Luciani morì dopo soli 33 giorni dall’elezione al Soglio di San Pietro. Il suo pontificato durò fino alla notte del 28 settembre 1978, quando il corpo fu ritrovato senza vita nell’appartamento privato.

Non c’è solo il miracolo nella storia di Papa Luciani. Il suo pontificato, anche se durato solo 33 giorni, è ricordato per la sua semplicità: per la prima volta nella storia non fu incoronato. Luciani si considerava un pellegrino con messaggi che parlavano della la povertà del Sud del mondo contrapposta all’abbondanza dell’Occidente. Si schierò dalla parte degli operai e dei giovani, era contro l’aborto e il divorzio. Papa Wojtyla mantenne il nome di Giovanni Paolo in suo onore.

A Papa Francesco è stata donata una reliquia di papa Luciani. Per la prima volta non appartiene al corpo del defunto. Si tratta di un «un piccolo foglio bianco ingiallito dal tempo di una decina di centimetri. Uno schema per una riflessione sulle tre virtù teologali: fede, speranza e carità», ha spiegato Stefania Falasca. Sono «i resti di una memoria, i frammenti di una memoria che sono stati a contatto il corpo».


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