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Sean Connery nei panni di James Bond

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Il mio nome è Bond, James Bond… Questa è la storia di uno scozzese e di un calabrese. Sean Connery era un bravo ragazzo, uno di un quartiere di periferia, uno dei pochi,  che potesse indossare uno smoking senza essere ridicolo e senza mai averlo posseduto. Un proletario che ce l’aveva fatta, lanciato verso la bellezza e lo scialo: e tutto a spese del capitale. Era la parte mancante di Carlo Marx: fare la rivoluzione in proprio truccati con le maschere della borghesia.

È per questo che gli abbiamo voluto bene e continuiamo a volergli bene, a guardare questi film prodotti da un tale Broccoli che non sappiamo neppure dove avesse trovato le idee per un futuro che non immaginavano neppure. È in momenti depressivi come questi che abbiamo bisogno di una favola: Sean Connery e Albert Broccoli questa favola ce l’hanno raccontata.

Perché quella di Connery e di Broccoli è un favola. La descrive benissimo un articolo di Anna Maria Pasetti sul Fatto Quotidiano. Sean Connery era il figlio di un camionista di origini irlandesi e di una cameriera scozzese che si trovò a 14 anni a lavorare da “milkman”. Il giovane Connery si trovò a portare il latte nelle case di Edimburgo nel quartiere di Fountainbridge dove poi da ricco e affermato attore edificò una villa suntuosa, da vero proletario.

La società si chiamava Scotmid, era stata fondata nel Natale del 1880 quasi fosse una novella di Dickens, e Sean registrato come “Thomas S Connery” iniziò a lavorarci il 20 luglio 1944, in piena seconda guerra mondiale. L’attore più celebre del mondo aveva un salario da apprendista di 21 scellini a settimana. Sempre secondo gli archivi locali, il suo ruolo preciso era quello di “Corstorphine Dairy barrow worker”. Connery interruppe il lavoro presso la Scotmid dal 1948 al 1949 (intervallo di tempo che coincise con il suo arruolamento in Marina) quando vi tornò nel ruolo di “horseman” per poi lasciarla per sempre nel 1950. Non esistono foto disponibili del divo nei panni di milkman, tuttavia pare che sia in costruzione un archivio fotografico della Scotmid per ripercorrere la propria storia aziendale: probabilmente qualche ritratto “unofficial” salterà fuori.

Connery è stato bagnino, muratore, lavapiatti e soprattutto “verniciatore di bare”, insomma quasi tutto. Manca al suo brillante curriculum una menzione come allibratore di cavalli, nobile professione che apre le porte del mondo. Però – si apprende dall’articolo della signora Pasetti – che nel 1953 lo scultoreo Sean gareggiò come Mister Universe nella competizione indetta dalla NABBA (National Amateur Bodybuilders Association): di lui in veste di bodybuilder esistono diverse immagini. Il futuro attore rappresentava la Scozia e si classificò terzo.

Arrivò terzo anche quando gareggiò come James Bond, il concorso indetto nel 1957 dal London Express per scegliere il corpo e il volto di 007 cinematografico. La parte di Bond fu sua grazie al sostegno di Dana, la moglie del produttore Alber “Cubby” Broccoli: pare che dopo averlo visto in un film della Disney Dana non ebbe dubbi segnalando al marito di aver trovato “il nostro James Bond”.

Albert Broccoli, il produttore di James Bond, era uno delle nostre parti, nato in una famiglia italoamericana di Long Island di origini calabresi il nonno paterno Antonio Maria Broccoli era di Carolei, di Cosenza. La famiglia si trasferì in Florida e, alla morte del padre John, Albert andò a vivere con la nonna ad Astoria, nel Queens, a New York. Nel 1940, all’età di 31 anni, Cubby sposò l’attrice Gloria Blondell (sorella minore di Joan Blondell), qualche anno più tardi divorziarono senza aver avuto figli.

Avendo fatto molti lavori – incluso il produttore di bare e Connery aveva fatto il verniciatore di bare – Broccoli fu coinvolto nel cinema. Iniziò dal basso lavorando come fattorino sul set del film “Il mio corpo ti scalderà” del 1941. Qui incontrò il magnate Howard Hughes, che si occupò della produzione quando il regista Howard Hawks venne cacciato.

In seguito all’attacco giapponese a Pearl Harbor alla fine del 1941, Broccoli entrò nella marina militare americana tornando a Hollywood nel 1945 per lavorare come agente alla Famous Artists Agency. Come Bond anche Broccoli era un marinaio.

All’inizio degli anni cinquanta Broccoli si trasferì a Londra. Si rivelò molto abile nel fare buon uso dei sussidi del governo britannico per finanziare film prodotti nel Regno Unito con cast e troupe britanniche. Nel 1951 Broccoli sposò Nedra Clark, che morì dopo aver dato alla luce la loro figlia, Tina. Negli anni sessanta, Broccoli incontrò e sposò l’attrice e romanziera Dana Wilson, che morì di tumore nel 2004, all’età di 82 anni.

Nel 1962, Broccoli si mise in società con Harry Saltzman fondando la EON Productions Broccoli produsse il primo Bond movie, “Agente 007 – Licenza di uccidere”, sua figlia Barbara Broccoli e il figliastro Michael G. Wilson da allora anno prodotto tutti i film di James Bond.

Lo scozzese Sean Connery/James Bond era il compare di un calabrese, Albert Broccoli, che ha dato origine alla più grande saga del cinema mondiale. Uno, Connery da giovane verniciava bare, l’altro, Broccoli, le produceva. Insomma due bravi ragazzi. 


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