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Enrico Fierro

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È morto oggi a Roma, dopo una breve malattia, il giornalista e scrittore Enrico Fierro. A comunicarlo è la famiglia. Fierro aveva 69 anni. Dopo la stagione dell’impegno politico militante nel Pci, l’arrivo al quotidiano l’Unità, dove diventa inviato speciale.

Poi una lunga esperienza al Fatto Quotidiano. E, un anno fa, il passaggio al Domani. Autore di libri e documentari per la televisione, ha raccontato guerre e attentati brigatisti, congressi di partito e terremoti. Guardando sempre con attenzione al Meridione e ai suoi problemi. Nel luglio scorso ha portato in scena lo spettacolo teatrale “Riace Social Blues”, che raccontava l’esperienza del sindaco Mimmo Lucano. Lascia cinque figli.

Nato ad Avellino il 23 novembre 1951, nel corso della sua carriera Fierro ha collaborato con “La Voce della Campania”, “Dossier Sud”, “L’Espresso”, “Epoca” ed è stato inviato speciale de “l’Unità”. Per la pubblicazione del volume “La santa. Viaggio nella ‘ndrangheta sconosciuta”, assieme a Ruben H. Oliva, ha ricevuto il Premio “Globo d’Oro” 2007-2008, il Premio “Paolo Borsellino” 2007 e il Premio “Itaca” 2008.

È autore inoltre di “Dieci anni di potere e terremoto” (1990) e “O ministro. La Pomicino story” (1991), scritti con Rita Pennarola e Andrea Cinquegrani; “E adesso ammazzateci tutti” (2005), “Ammazzàti l’onorevole” (2007). Per il teatro ha curato testo e regia di “O cu nui o cu iddi” con Laura Aprati.


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