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Il presidente Usa Biden parla alla Casa Bianca

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Le azioni russe in Ucraina sono “l’inizio di un’invasione”: lo ha detto Joe Biden parlando dalla Casa Bianca sugli sviluppi della crisi ucraina, annunciando sanzioni “ben oltre” quelle per l’annessione della Crimea nel 2014. “Continueremo a fornire armi difensive all’Ucraina”. La Russia potrebbe decidere di lanciare attacchi contro varie città ucraine, “compresa la capitale Kiev”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden. “Le sanzioni contro la Russia sono difensive, non abbiamo alcuna intenzione di combattere contro la Russia”.

Si attende la finalizzazione di sanzioni contro Mosca anche da Washington, mentre le condanne della Casa Bianca vanno facendosi via via più nette che nelle scorse ore: “Pensiamo che sia l’inizio di una invasione” ha detto Jonathan Finer, del consiglio di sicurezza nazionale Usa, alla Cnn.

Draghi: “Evitare guerra nel cuore d’Europa”

“Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”. Così il premier Mario Draghi, aprendo il suo intervento alla cerimonia al Consiglio di Stato.

Poco prima da Parigi, dove nel pomeriggio si terrà il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue, era intervenuto il capo della diplomazia italiana, Luigi di Maio. “Oggi pomeriggio qui a Parigi si terrà il consiglio europeo dei ministri degli Affari Esteri in cui daremo l’ok politico alle sanzioni nei confronti della Russia: quello che è avvenuto ieri con il riconoscimento da parte della Russia delle due repubbliche autoproclamate del Donbass è inaccettabile e l’Italia è assolutamente convinta nel procedere sulla strada delle sanzioni”, ha dichiarato. “Continueremo a coordinarci con i nostri partner europei, con i nostri alleati, continueremo a lavorare in stretto coordinamento, perché quello che è avvenuto ieri ad opera della Russia sul riconoscimento delle due repubbliche autoproclamate è un gravissimo ostacolo ad una soluzione diplomatica di questa crisi”, ha concluso.


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