X
<
>

Il capo della Prociv Angelo Borrelli

Share
3 minuti per la lettura

ROMA – Il punto quotidiano con la stampa tenuto dal Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, sull’evoluzione dell’epidemia di Coronavirus in Italia non riserva, neppure oggi, un dato confortante anche se lo stesso Borrelli si affretta da subito a chiarire che «le misure messe in campo fino a oggi hanno dato dei risultati, credo che il numero dei positivi sia frutto di una circolazione del virus che è precedente alla stretta data e che ci auguriamo, con queste misure, prese e da prendere, ci permetterà ancora di più di fermare il virus».


CLICCA E GUARDA L’INFOGRAFICA CON L’EVOLUZIONE DELL’EPIDEMIA IN ITALIA


Andando ai freddi numeri di una epidemia che sta bloccando l’intero pianeta, Borrelli annuncia che nella sola giornata di oggi sono 4.670 i nuovi positivi al coronavirus, si tratta del numero più alto di infetti individuati in un solo giorno dall’inizio dell’emergenza. A questo punto il totale dei malati sale a 37.860 persone.

Altro dato agghiacciante riguarda, invece, i decessi a causa del Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza in Italia sono oltre 4mila (per la precisione 4.032) le persone morte con il coronavirus, solo nelle ultime 24 ore sono decedute 627 persone, anche in questo caso il numero più alto dall’inizio dell’emergenza.

La buona notizia, invece, arriva da coloro che sono guariti dall’infezione. Oggi sono stati dichiarati guarite 689 persone portando il numero di coloro che hanno superato l’epidemia in Italia a 5.129 persone.

Sviscerati i dati, Borrelli ha voluto anche precisare che allo stato non è dato sapere quando realmente arriverà il picco delle infezioni «io ho evidenziato una cosa che mi è stata detta sul picco, non sapremo mai quando sarà il picco. Si parlava ragionevolmente della settimana prossima o di quella successiva, ma non c’è un dato, ci sono valutazioni che devono trovare riscontri oggettivi». Pertanto resta altissima l’attenzione e la necessità di mantenere ferma la linea riassunta nella frase: “IO RESTO A CASA”.

Rispetto a presunti problemi in relazione ai ricoveri negli ospedali Borrelli ha aggiunto che «non abbiamo avuto problemi di ricoveri negli ospedali, possono esserci soluzioni su più Regioni», e in ogni caso «chi sta a casa, o è asintomatico o ha sintomi lievi. Non necessita di un ricovero ospedaliero. In caso si trova una soluzione anche in altre regioni meno ‘affollate’. Finora si è sempre trovata una soluzione». E a proposito di soluzioni «oggi è stato trasferito un solo paziente dalla Lombardia, il numero totale delle persone trasferite sale a 60». Per quanto riguarda, poi, i posti in terapia intensiva «per noi non ci sono difficoltà e a noi risulta che quando c’è stato bisogno di trasferimenti lo si è sempre fatto, che ci siano invece attività impegnative e sostenute questo sì».

Altro chiarimento riguarda i tamponi per i quali Borrelli ha puntualizzato che «noi abbiamo acquistato 390mila tamponi che stiamo distribuendo alle regioni. Non ci sono particolari criticità, se non alcuni momenti contingenti di alcune regioni che non ne avevano più, ma sono stati risolti. Però, se riusciamo a produrre tamponi e riusciamo anche ad esportarli, non vedo la criticità».

Infine sulle ipotesi di possibili azioni di bio-contenimento in tutta la nazione: «Voglio smentire questa notizia che gira che il Dipartimento si starebbe preparando per dichiarare condizioni di bio-contenimento su tutto il Paese a partire da metà aprile. Sono fake news che devono essere punite. Mi auguro che possono essere individuati coloro i quali mettono in rete queste notizie che sono destituite di ogni fondamento e sono anche molto allarmistiche», così, come per Borrelli è da smentire «che il Dipartimento della Protezione civile abbia requisito materiali destinati alle regioni e agli ospedali. Sarebbe una guerra tra alleati»


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE