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Angelo Borrelli

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Il consueto appuntamento con il Bollettino nazionale sul progredire della pandemia da Coronavirus appare foriero di notizie tutte incoraggianti.

Secondo quanto sostiene la Protezione Civile, infatti, scende il numero dei ricoverati in terapia intensiva (2.102 71 in meno rispetto al giorno precedente) così come quello dei ricoverati con sintomi (21.533) e, per la prima volta, anche quello delle persone in isolamento domiciliare (82.212 rispetto alle 82.286 del 24 aprile).

Cresce invece il dato relativo ai guariti (+2.622) che, per la seconda volta dopo il 23 aprile, supera quello dei nuovi casi di coronavirus registrati (+2.357).

Continua a restare alto, purtroppo, il numero dei decessi. Nelle ultime ore, infatti, sono stati 415 che portano il totale dall’inizio dell’emergenza in Italia oltre quota 26mila (26.384). Si tratta comunque del giorno con il minor numero di decessi dell’intero mese di aprile. Segnali discreti giungono anche dalla Lombardia, regione con la situazione più critica, che registra un incremento di 713 casi, in vistoso calo rispetto ai giorni precedenti. Nel dettaglio, va bene Milano città con 80 nuovi positivi.


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I numeri giornalieri, comunque, confermano ancora una volta come l’Italia sia assolutamente spaccata in due. Ben 1984 casi registrati nelle ultime 24 ore riguardano Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Liguria, solo 373 il resto d’Italia.

In Valle d’Aosta si registrano zero casi, in Basilicata uno, in Umbria e Molise rispettivamente tre e cinque.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 34.473 in Lombardia, 12.347 in Emilia-Romagna, 15.502 in Piemonte, 9.432 in Veneto, 6.146 in Toscana, 3.433 in Liguria, 3.272 nelle Marche, 4.561 nel Lazio, 2.935 in Campania, 1.744 nella Provincia autonoma di Trento, 2.919 in Puglia, 1.084 in Friuli Venezia Giulia, 2.272 in Sicilia, 2.061 in Abruzzo, 1.035 nella Provincia autonoma di Bolzano, 297 in Umbria, 794 in Sardegna, 811 in Calabria, 313 in Valle d’Aosta, 218 in Basilicata e 198 in Molise.


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