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LA GIUNGLA dei colori della Speranza sta mettendo a dura prova anche la pazienza dei più calmi, figuriamoci quella dell’incontenibile governatore della Campania. «Sono arrivati degli ispettori in Campania, un’altra cialtronata tutta propagandistica, che serviva, come la zona rossa, a parare l’onda di sciacallaggio politico mediatico – ha sbottato Vincenzo De Luca – Bisognava far finta di mettere qualcosa insieme e ancora oggi la Regione non è a conoscenza delle relazioni degli ispettori. Sono sui giornali ma noi non ne siano stati informati».

LO SCENARIO

Il ministro della Salute ha firmato una nuova ordinanza ieri sera. In attesa del monitoraggio, Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta restano in rosso, Puglia e Sicilia in arancione. Il 27 novembre sarà dunque fatta la nuova classificazione. L’Abruzzo, il cui presidente Marco Marsilio aveva già “colorato” di rosso, è ufficialmente nella fascia ad alto rischio anche per il ministero. La nuova ordinanza «è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione». Rt in discesa ovunque, con quattro realtà sotto la soglia di 1 (Lazio, Liguria, Molise e Sardegna), ma Speranza rinnova le prime ordinanze. «Fino a quando questo tipo di indicatore non mostrerà chiari segni di decrescita e non andrà sotto una certa soglia, o una soglia che permetta il tracciamento sistematico dei contagi, diventa difficile ipotizzare un rilassamento di misure»: a puntualizzarlo è stato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro. Per Friuli, Molise e Veneto l’Iss invita le autorità sanitarie a «valutare l’adozione di ulteriori misure di mitigazione».

Attualmente, il Friuli Venezia Giulia si trova in zona arancione, Molise e Veneto in zona gialla. Pertanto solo la prossima settimana alcune regioni, tra Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Calabria, Sicilia e Puglia potrebbero avere meno restrizioni. Le altre dovranno aspettare ancora. «I dati sono evidentemente indicativi di uno spiraglio significativo che si apre, ma questa è una ragione per insistere – dice il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli – Dobbiamo evitare di ripetere l’errore dell’estate, quando si è pensato fosse tutto alle spalle». Secondo i profili di rischio delineati ieri dal monitoraggio settimanale appena approvato da cabina di regia e Cts, a Natale tutta l’Italia – tranne Basilicata, Abruzzo e Toscana – potrebbe essere gialla, l’area dove i negozi restano aperti, si può circolare anche fuori dalla propria regione, con le uniche limitazioni di bar e ristoranti chiusi dopo le 18, coprifuoco alle 22 (che potrebbe però essere spostato in avanti) e scuole superiori con le lezioni a distanza.

IL BOLLETTINO

Ieri in Italia ci sono 37.242 nuovi casi di coronavirus a fronte di 238.077 tamponi effettuati (mentre il giorno prima i contagi in più erano 36.176 su 250.186 tamponi). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 699 (contro i 653 di giovedì) per un totale, da inizio emergenza, di 48.569. In terapia intensiva sono ricoverati 3.748 pazienti (+36). La Regione più colpita resta la Lombardia con 9.221 nuovi casi. La Lombardia resta la Regione col maggior incremento di nuovi positivi +9.221 su 42.248 tamponi, quasi 5mila più del giorno prima (37.595). Sono 175 i morti, per un totale di 20.190 dall’inizio della pandemia. La Campania è la seconda Regione con più nuovi casi (+4.226), seguita dal Piemonte (+3.861). Nessuna Regione registra un incremento giornaliero inferiore di cento casi.


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  • CAMPANIA In Campania sono 4.226 i nuovi contagi Covid (di cui 593 sintomatici) su 27.649 tamponi: il rapporto tra casi e test è al 15,28%. Il rapporto dell’Unità di crisi, segnala anche 25 vittime che portano il totale dei deceduti a 1.217.
  • CALABRIA In Calabria si mantiene stabile da giovedì a ieri (+515) la curva dei contagi ma cresce il numero delle vittime, 11, per un totale di 213 dall’inizio della pandemia . Sono 9 in più rispetto al dato di giovedì i positivi, che raggiungono quota 13.027 ma vanno considerati anche i 90 migranti sbarcati a Roccella Jonica.
  • PUGLIA In Puglia quasi 30mila persone positive ma l’indice Rt scende da 1,45 a 1,24, ancora sopra il livello di guardia pari a 1, ma in miglioramento. Sono stati registrati 1.456 nuovi casi su 10.102 test per l’infezione da Covid-19 analizzati. I decessi sono stati invece 16, in calo rispetto ai 28 di giovedì.
  • BASILICATA In Basilicata ieri sono stati registrati tre decessi e un calo dei contagi. Secondo i dati della task force regionale, il numero delle vittime lucane è quindi salito a 104. Ieri sono stati analizzati 2.087 tamponi: 232 sono risultati positivi, di cui 218 riguardano residenti in regione (ora gli attualmente positivi sono 4.772). Il giorno prima, su 2.147 test i positivi erano stati 290. Per settimane, durante la prima ondata della pandemia e durante un’estate praticamente covid free, è stata all’ultimo posto tra le regioni italiane per l’Rt. Ora, invece, calcolato al 4 novembre, l’indice di contagiosità consegna alla Basilicata un non invidiabile primato.
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