Extraprofitti, le banche sperano nel Parlamento, Moody's e Ft attaccano: L'Italia perde credibilità

Extraprofitti, mentre i titoli salgono ancora in Borsa il direttivo Abi sceglie il basso profilo: confida che il Parlamento modifichi la norma

Le banche proseguono il rialzo in Borsa, a conferma che il clima intorno alla sovrattassa decisa dal governo sta togliendo di mezzo un po’ di veleni. Banco Bpm +2,94%, Intesa Sanpaolo +1,9%, Mediolanum +1,65%. Più caute Mps (+0,67%) e Unicredit (+0,63%), fiacca invece Bper (-0,04%)

Lo sconcerto iniziale sta lasciando via via il passo al pragmatismo, che impone di guardare al bicchiere mezzo pieno. La norma può ancora cambiare, e in queste ore si cerca il margine per rendere l’impatto meno doloroso.

TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, LA REAZIONE DELL’ABI CHE GUARDA AL PARLAMENTO

Il primo passo è stato fatto con la precisazione del Mef che ha chiarito i contorni dell’intervento e l’ha alleggerito. La riunione del direttivo Abi di ieri è stata indicativa dell’intenzione di abbassare i toni e spostare l’attenzione sul cammino parlamentare del provvedimento. Non a caso, al termine del direttivo che si è svolto in teleconferenza, non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale. Solo «sorpresa» per la mossa dell’Esecutivo insieme a «cautela, fermezza, serietà e senso di responsabilità». Una posizione ben rappresentata dal tradizione atteggiamento del presidente Antonio Patuelli, che in passato ha più volte invitato ad attendere i testi ufficiali prima di commentarli. Un punto fermo però è arrivato: il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e quindi da domani sarà in vigore.

Il governo non mostra cedimenti: «Andiamo avanti – dice il vicepremier Salvini – Non siamo in Urss, sono un liberale, ma è giusto dare ai risparmiatori una piccola parte dei guadagni miliardari delle banche».

Il clima tra tra i banchieri è tutt’altro che tranquillo. Soprattutto fra gli istituti minori, il cui conto economico è costruito in larghissima parte proprio sul margine d’interesse. A questo punto potrebbero essere costretti a stringere i cordoni sui finanziamenti a famiglie e imprese. Non è stata gradita la modalità scelta: via decreto, a sorpresa e senza consultazione, proprio da quell’Esecutivo che aveva detto di voler risolvere i nodi tramite tavoli di concertazione, come fatto sul pos.

LE AGENZIE DI RATING

Anche le agenzie di rating appaiono divise. Fitch sostiene che il provvedimento, seppur doloroso, non intaccherà il rating delle banche quotate. Moody’s invece entra a gamba tesa. Sostiene che la nuova tassa «è credit negative». Ne evidenziano l’effetto negativo: secondo i calcoli «ridurrà sensibilmente il loro reddito netto, con un peso di circa il 15% dell’utile netto 2022 del sistema».

Ma c’è anche il rischio che il contraccolpo abbia dimensioni più estese. «La Robin Hood tax danneggia la reputazione dell’Italia – titola il Financial Times – Alcuni dei più grandi investitori internazionali in banche italiane hanno criticato la tassa sulle plusvalenze, avvisando che rischia di raffreddare l’entusiasmo per un settore che stava finalmente guadagnando slancio» scrive il giornale in un lungo articolo dedicato alla decisione del governo Meloni, condito da interviste a diversi gestori e grandi investitori.

Dalla Lega guardano i risultati di Borsa odierni – con Milano che guadagna lo 0,94% e i titoli bancari ancora in positivo, mentre lo spread è in discesa a quota 164 punti – con soddisfazione per dire «avanti, con coraggio, per il bene degli italiani».