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La sede del Tesoro

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Ma perché il dg del Tesoro Rivera vuole dare a un fondo americano un pezzo di rete della fibra con un rendimento “garantito”del 9%? Ci occupiamo di ridurre il debito di Tim e di regalare un pezzetto della rete del futuro agli americani e non ci preoccupiamo di fare subito la grande rete del futuro italiana mettendo insieme Tim e Open Fiber e ponendo il Mezzogiorno come priorità degli investimenti. Si continua a non fare i conti con l’Operazione Verità

Il tempo stringe, anche per loro. Prima che arrivino l’acquazzone di settembre e l’uragano di novembre gli uomini di governo della Sinistra Padronale hanno aperto tutti gli ombrelli per mettere al riparo poltrone, poltroncine, seggiole. Il Paese intero è sull’orlo del burrone. Il Mezzogiorno è diventato una polveriera sociale. Dobbiamo impegnarci a dare liquidità vera e fare programmi esecutivi per essere pronti a utilizzare la cassa europea e unificare le infrastrutture delle due Italie e loro invece che fanno? Come passano il tempo? Si occupano solo di partite di potere in abbinata con i tecnici del Tesoro e un direttore generale, Alessandro Rivera, ormai dominus assoluto al punto da fare ombra allo stesso ministro Gualtieri.

La più imbarazzante ministra della storia repubblicana recente, Paola De Micheli, responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti e stella al merito nella squadra del Pd al servizio dei Soliti Noti, lucra su troppe compiacenze servili e si permette di ripetere come un pappagallo a ogni ora del giorno e della notte numeri falsi sulle grandi opere nel Mezzogiorno, scambia chiacchiere per decisioni. Soprattutto, cosa che non Le perdoneremo mai, offende sistematicamente l’intelligenza delle popolazioni meridionali. Questo giornale ha condotto in assoluta solitudine e prima di tutti l’operazione verità.

Dalla legge Calderoli in poi (2009) sul federalismo fiscale ballano ogni anno 60 e passa miliardi di spesa pubblica dovuti al Sud e indebitamente regalati al Nord dei ricchi e qui si annida in toto il problema competitivo italiano. Lo hanno certificato i Conti Pubblici territoriali, la Corte dei Conti, le principali istituzioni statistiche italiane e le memorabili audizioni di una commissione d’indagine parlamentare nata dalle inchieste giornalistiche di questo giornale e presieduta da una donna di ferro, Carla Ruocco, che ha fatto così bene il suo lavoro da diventare presidente della commissione d’inchiesta sulle banche. Documentatissimi sono gli atti esibiti e memorabili le dichiarazioni rese dal ministro degli affari regionali del Pd, Francesco Boccia, che è l’esatto opposto di queste pericolosissime mezze cartucce della Sinistra Padronale che sparano sempre contro il Sud d’Italia e le aree interne del Nord, che sono il Sud dei ricchi, togliendo così al Paese ogni speranza di rinascita.

Domani pubblicheremo ampi stralci di quelle audizioni che sono pietra scolpita nella storia economica del Paese e di cui Zingaretti, persona seria, farebbe bene a chiedere conto ai suoi manutengoli di governo che hanno sempre qualche padrone diverso da lui da servire. Si occupino meno di trame societarie e di poltrone i ministri del Pd e si preoccupino piuttosto, come vuole Zingaretti, di dare una mano a Conte a fare un programma di spesa innovativo e a dotarsi di strutture adeguate per spendere bene quei soldi. Occupandosi per una volta dei poveri non dei ricchi.

Ma perché il direttore del Tesoro vuole assolutamente che Cdp affianchi il fondo americano di private Equity KKR nel capitale di FiberCop dove dovrebbero confluire la rete secondaria di Tim e poi di Open Fiber voluta da Enel? Ma perché Rivera e la Sinistra Padronale vogliono di grazia dare a un fondo americano un pezzo della rete della fibra con un rendimento “garantito” del 9% che i risparmiatori italiani possono vedere solo con il binocolo? Ci vuole Cdp, che non sappiamo neppure se sia d’accordo, perché bisogna garantire gli americani dopo le vicende di Autostrade? Ma siamo pazzi o che cosa? Ci occupiamo di ridurre il debito di Tim e di regalare un pezzetto della rete del futuro agli americani e non ci preoccupiamo di fare subito la grande rete del futuro italiana mettendo insieme Tim e Open Fiber e ponendo il Mezzogiorno come priorità degli investimenti? Non vanno d’accordo in due, figuriamoci in tre o in quattro.

Ma l’abbiamo capito o no che all’Università della Calabria c’è il primato europeo dell’intelligenza artificiale e i migliori laureati europei in informatica e dobbiamo dare finalmente a loro e al Mezzogiorno intero le infrastrutture immateriali e materiali che un patto scellerato tra i Soliti Noti decaduti e la Sinistra Padronale ha indebitamente sottratto condannando insieme Sud e Nord alla decadenza? Ma come si permette la De Micheli di dire il presidente dell’autorità dei Trasporti è roba mia, lo nomino io? Come si spiega tutta questa voglia del Pd e di Rivera di fare piatto pieno su Autostrade, Tim e commissioni parlamentari? Quando si comincerà anche in Italia a parlare di chi sa fare che cosa?

Non avremmo mai creduto di dovere ringraziare i Cinque Stelle che sul fondo americano e su queste manovre sottobanco stanno facendo muro. Questi giochetti sulla pelle del Paese possono davvero portare tra una dichiarazione inavveduta e l’altra all’uragano di novembre con la cassa vuota e i titoli sovrani alle stelle. Oggi il ministro dell’Economia della Sinistra Padronale lancia allarmi preoccupati su tensioni finanziarie sui mercati che oggettivamente non ci sono e si opera invece sottobanco disinvoltamente perché tra sistemazioni di potere e mille dimenticanze la profezia si avveri domani. Francamente troppo. Anche per uomini della doppia, tripla morale.


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