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Il reporter e dissidente in esilio Roman Protasevich

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Convocati per oggi e domani a Bruxelles, i leader dei 27 Paesi europei discutono di “possibili sanzioni” dell’Ue contro la Bielorussia che, ieri, ha costretto un aereo di linea della Ryanair ad un atterraggio di emergenza a Minsk, per un falso allarme bomba, ma di fatto hanno arrestato il giornalista oppositore in esilio Roman Protasevich e la sua compagna Sophia Sapega, che erano a bordo.

Sono cinque in totale i passeggeri dell’aereo Ryanair partiti da Atene e mai arrivati a Vilnius. Lo rende noto la Reuters sul proprio sito, citando un portavoce del premier lituano sulle ultime informazioni fornite dalla compagnia aerea che parlano di 126 passeggeri partiti dalla Grecia e di 121 arrivati in Lituania.

Questo significa che, oltre al dissidente bielorusso Roman Protasevich e alla fidanzata russa Sofia Sapega, altre tre persone sono sbarcate a Minsk, forse agenti del servizio di sicurezza bielorusso, e suggerisce che l’operazione sia stata probabilmente coordinata da agenti segreti in Grecia.

«Chiediamo l’immediata liberazione del giornalista e attivista Roman Protasevich. Nell’attuare questo atto coercitivo, le autorità bielorusse hanno messo a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio». Lo afferma l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. «È necessario condurre un’indagine internazionale su questo incidente per accertare qualsiasi violazione delle regole dell’aviazione internazionale – aggiunge Borrell -. Questa situazione verrà sollevata nella prossima riunione del Consiglio europeo. L’Ue valuterà le conseguenze di questa azione, compresa l’adozione di misure contro i responsabili». 

Su richiesta dell’Alto Rappresentante Josep Borrell, il segretario generale del Servizio Europeo per l’Azione Esterna, Stefano Sannino, ha convocato l’Ambasciatore della Repubblica di Bielorussia presso l’Unione Europea, Aleksandr Mikhnevich. La decisione presa «per condannare il passo inammissibile delle autorità bielorusse, che hanno costretto un aereo civile ad effettuare un atterraggio di emergenza a Minsk con l’arresto di un suo passeggero Roman Protasevich, giornalista e attivista bielorusso indipendente».


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