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L'immagine satellitare del teatro diffusa da Maxar Technologies

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UCRAINA – Il teatro drammatico di Mariupol, nell’Ucraina sud-orientale, è stato attaccato dalle forze russe. Secondo Belkis Wille, referente di Human Rights Watch,non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”. Per fortuna il deputato ucraino Serhiy Taruta ha affermato che il rifugio antiaereo del teatro ha resistito all’attacco e che le persone sono sopravvissute: “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!”.

La notizia del bombardamento del teatro è di particolare rilevanza perché, come dimostrano le immagini satellitari diffuse dall’azienda statunitense Maxar Technologies, nei due cortili della struttura erano state realizzate delle grandi scritte “bambini” in cirillico nel tentativo di dissuadere le forze militari russe dall’attacco all’edificio. Evidentemente non è bastato.

“Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”, ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.

Quanto accaduto nel teatro di Mariupol, in Ucraina, “sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile” frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson per bocca di James Cleverly, numero 2 del Foreign Office, intervistato da vari notiziari del mattino a nome dell’esecutivo. Secondo Londra, si tratta dunque di “un’evidente violazione del diritto internazionale”, come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ha ieri attribuito invece il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.


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