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Da sinistra Ronzulli, Tajani, Barelli e Martusciello

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È INIZATA l’era del dopo Berlusconi. O almeno sembra così quando a mezzogiorno, a piazza San Lorenzo in Lucina, inizia la prima conferenza stampa di Forza Italia del DS che sta per “Dopo Silvio”. Nella sede degli azzurri, si ritrovano Antonio Tajani, Paolo Barelli, Licia Ronzulli e Fulvio Martusciello. «Certo – sussurra un deputato servendosi dell’ironia – manca Marta, la vera capa di Forza Italia». Il riferimento è alla quasi moglie di Berlusconi, Marta Fascina, la compagna del leader azzurro, apprezzata dai familiari per la sobrietà e il riserbo, assai legata alla figlia Marina con la quale si confronta quotidianamente, e che, secondo i rumors più diffusi, avrebbe siglato un patto di ferro con Tajani.

LA SCOSSA AL PARTITO

Di sicuro la convocazione di questa conferenza stampa, all’indomani dei funerali di Stato, serve a dare una scossa a un ambiente travolto dalla notizia della scomparsa del Cavaliere. Il partito personale che si è sempre identificato con la figura di Berlusconi deve cambiare spartito. Adesso la leadership sembra essere contendibile. Nessuno fino a questo punto è stato in grado di conquistare l’eredità del Cavaliere. E ora? Il messaggio che si vuole veicolare è nel segno dell’unità: «Per noi e per i capigruppo non è certamente facile parlare oggi, siamo ancora profondamente scossi e feriti per la scomparsa del nostro leader che rimarrà sempre il nostro leader» esordisce il vicepremier Tajani.

Quest’ultimo è stato al fianco di Berlusconi per oltre 30 anni, si è sempre mostrato leale, ha sempre lavorato nell’interesse del partito e, per di più, ha un profilo riconosciuto da tutte le cancellerie europee: oggi sembra l’unico che possa traghettare il partito in questa fase complicata. Certo, tutto dipenderà se la famiglia si impegnerà la famiglia. «Marina Berlusconi – dice Tajani -mi ha ribadito, nel rispetto dei ruoli, la stima e l’affetto e la vicinanza di tutta la sua famiglia a Forza Italia».

I figli del Cavaliere restano in silenzio. Il fratello Paolo smentisce il suo interesse per il posto vacante in Senato, lasciato proprio da Silvio. Sembrava il candidato naturale al seggio di Palazzo Madama, ma Paolo, al momento, non vuol saperne. La possibile discesa in campo di un Berlusconi, a quasi trent’anni esatti dall’inizio dell’avventura del Cavaliere, non è all’ordine del giorno. Forse in futuro uno dei figli potrà prendere in considerazione una candidatura o, al più, un ruolo all’interno del partito per tenere vivo il brand Berlusconi che vale svariati punti percentuali. Oggi no. Oggi è il momento del silenzio.

LA ROAD MAP

«È difficile guardare al futuro senza Silvio Berlusconi – dice Tajani – ma lui voleva che guardassimo al futuro. Berlusconi è un leader che non scompare, il suo pensiero e i suoi sogni rimarranno e toccherà a tutti noi far sì che si trasformino in realtà». Di lì a poco Tajani disegna la road map di Forza Italia che ha come obiettivo le europee della primavera 2024. «Lavoreremo in Europa per rafforzare il Ppe: Berlusconi ci aveva portati nella grande famiglia di De Gasperi e Schumann e lavoreremo, come indicato da lui, per creare una maggioranza popolari conservatori e liberali dopo le elezioni del 2024 che ci vedranno impegnati con nostre liste».

Prima di tutto si dovrà però eleggere un presidente che traghetti il partito al congresso. «Per rispettare l’articolo 19 dello statuto, che prevede cosa si deve fare in caso di impedimento del presidente, giovedì prossimo si riunirà il comitato di presidenza di Forza Italia che convocherà il Consiglio nazionale, il quale sarà chiamato a eleggere il presidente del movimento politico che dovrà guidare il movimento fino al prossimo Congresso nazionale. Dovrà essere convocato dal nuovo presidente, in base allo statuto, sentito il Consiglio nazionale. Sono gli adempimenti statutari che noi rispetteremo».

IL TESSERAMENTO

Tutto questo sarà seguito da una campagna di tesseramento. «Il 24 e 25 giugno saranno i giorni del tesseramento a Forza Italia, invitiamo tutti i simpatizzanti, i militanti e tutti quelli che vogliono rendere omaggio a Silvio Berlusconi a iscriversi a Forza Italia, online oppure aderendo alle giornate di tesseramento». Una successiva giornata di mobilitazione sarà il 29 settembre, giorno del compleanno di Berlusconi, per fare in modo – dice Tajani – «che lui da lassù veda la mobilitazione della sua creatura che intende andare avanti, continuare senza tentennamenti a essere il centro della vita politica italiana: andiamo avanti, non abbiamo timore del confronto, perché sappiano di essere portatori di un grande sogno di un signore che ci guarda dall’alto e resterà sempre e comunque la nostra guida politica, punto di riferimento umano e morale».

Tutto questo non potrà prescindere da un sostegno leale e costruttivo del governo di centrodestra. Anche Ronzulli, presente al tavolo, ritiene che si debba proseguire uniti. Sembra la giornata della pace e del primo governo azzurro guidato da Tajani. Eppure, mentre tutto questo succede, tanti dirigenti sparsi nei territori nutrono dubbi sul futuro del partito. «Nel giro di tre mesi tutto imploderà. Perché è già iniziata la guerra tra Tajani e Ronzulli» confida una fonte qualificata. E così resta il dubbio che Forza Italia possa festeggiare il 30° compleanno il prossimo gennaio.


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