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Christine Lagarde

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Christine Lagarde tiene ancora i mercati sulla corda: “La lotta all’inflazione nell’area euro, non è ancora finita -dice- e certamente non cantiamo vittoria. Ma vinceremo questa guerra”. Il capo della Banca Centrale Europea parla ad una platea di giovani riuniti in un convegno organizzato dalla Bundesbank a Francoforte. I mercati camminano senza una direzione precisa.

Pesano anche le difficoltà della Germania che nel terzo trimestre ha fatto registrare un calo del Pil dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente e dello 0,4% sull’anno. Si tratta di una situazione preoccupante considerando che ormai la manifattura italiana è stabilmente inserita nella filiera produttiva tedesca. “La Germania travolge anche noi, la nostra economia -dice il ministro Giorgetti- , soprattutto quella più legata agli scambi con Berlino”.

Per fronteggiare questa situazione il governo del cancelliere Scholz per il quarto anno toglierà i freni che impediscono ai conti pubblici di deragliare. Vuol dire che anche per il 2024 deficit e debito potranno camminare senza incontrare particolari ostacoli. Una novità non trascurabile mentre si discute del nuovo Patto di Stabilità. Queste difficoltà in qualche maniera agevolano i compito della Bce che potrebbe allentare la stretta sul credito.

“Se guardiamo ai progressi fatti rispetto ai picchi di un anno fa, quando nell’area euro l’inflazione generale era arrivata al 10,6%, ora siamo al 2,9%. Quindi penso che abbiamo compiuto progressi.Del resto, ha proseguito, “Abbiamo impegnato tante armi, non solo con l’aumento dei tassi d’interesse di 450 punti base”. Il percorso compiuto, secondo Lagarde, permette ora di “osservare attentamente gli effetti delle misure che sono state assunte e valutare quali decisioni sono da prendere”

In particolare, l’attenzione della presidente è concentrata su “salari, utili, entrate fiscali e situazione geopolitica”, oltre che naturalmente sugli effetti che sta avendo la stretta monetaria sulla vita quotidiana dei cittadini. La prossima riunione della Bce è in programma il prossimo 14 dicembre. Tra l’altro i dati sull’attività economica che proiettano l’Eurozona verso la recessione e un’inflazione in calo, aumentano le possibilità che il regolatore decida nuovamente di lasciare i tassi d’interesse fermi al 4,50%.

Le parole della Lagarde hanno allentato la pressione sui bond facendo scendere i prezzi e salire i rendimenti. I verbali dell’ultima riunione della Bce hanno rafforzato l’impegno della banca centrale a mantenere una politica di tassi elevati per combattere le aspettative di inflazione, che è scesa ma non ancora abbastanza. Le decisioni future della Bce dovrebbero garantire che i tassi di interesse “siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario”, scrivono a Francoforte nelle minute dell’ultima riunione.

Il Consiglio direttivo dovrebbe continuare a seguire un approccio “dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione”. Il rendimento del Treasury Usa a 10 anni e’ rimbalzato dai minimi di due mesi e ha superato il 4,48%, mentre quello del titolo decennale tedesco – riferimento per l’eurozona – e’ salito per il terzo giorno al 2,65%, dopo i dati Pmi positivi e la sospensione da parte del governo tedesco un limite ai nuovi prestiti. Berlino ha confermato che presenterà un bilancio supplementare per quest’anno per finanziare il tetto massimo ai prezzi di elettricita’ e gas.

La misura e’ necessaria per rispettare una sentenza della Corte costituzionale tedesca. Il governo federale intende rivedere “rapidamente, ma con la dovuta attenzione” il bilancio per il 2024, affinche’ possa essere approvato dal Bundestag entro la fine dell’anno in corso dice il cancelliere tedesco Olaf Schol zin un videomessaggio diffuso su X, in cui ha aggiunto che chiederà al Parlamento federale di sospendere per il 2023 il “freno all’indebitamento”, ossia il vincolo di bilancio previsto dalla Costituzione della Germania. Il cancelliere Scholz ha infine affermato che, nella giornata del 28 novembre, terra’ un intervento al Bundestag sulla crisi dei conti pubblici in cui si trova il Paese, aperta dalla sentenza della Corte costituzionale federale (Bverfg) sul fondo per il clima e la trasformazione (Ktf).


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