X
<
>

Alessio D'Amato

Condividi:
3 minuti per la lettura

Alessio D’Amato presenterà il proprio programma per le Regionali nel Lazio: “Lavoro, ambiente, formazione, sicurezza, trasporti, salute”

Che i rapporti fra Giuseppe Conte e i 5Stelle del Lazio non fossero idilliaci si sapeva. Se ne è avuta la conferma con l’intervista al Fatto quotidiano di Donatella Bianchi, scelta proprio da Conte per far naufragare l’alleanza che i grillini laziali avevano già preparato con il Pd. Già, perché secondo un big della politica romana e laziale l’accordo era “cosa fatta”.

Alla domanda su cosa farebbe se fosse eletta Presidente della Regione nei primi cento giorni, la Bianchi ha risposto che avrebbe agito sulla transizione ecologica e turismo. Proprio le materie dei due assessorati ora in mano ai grillini con la Corrado e la Lombardi. Una bocciatura in piena regola che sta facendo discutere i pentastellati laziali. Intanto un sondaggio pubblicato sulla cronaca romana di Repubblica darebbe la vittoria ad Alessio D’Amato anche solo con i 5 Stelle e senza il terzo polo.

Alessio D’Amato, stretto fra Calenda e il niet di Conte, per ora evita di commentare il sondaggio, ma i suoi “sinistri”, Verdi e liste civiche, attaccano Conte e la sua idea di voler far perdere ad ogni costo la coalizione di centrosinistra andando da solo e candidando Donatella Bianchi.

A proposito della conduttrice di Linea Blu, nel Pd sono convinti che alla fine, anche se eletta consigliere regionale d’opposizione, si dimetterà per non perdere la sua condizione a Linea Blu. «C’avrebbe provato, ma ha capito che non ce la farebbe. Porteremmo il caso in Commissione Parlamentare di Vigilanza e ne faremmo un polemica pubblica coinvolgendo anche l’Ad Fuortes», dicono i parlamentari Pd del Lazio, che aggiungono, «Conte vuole candidarla anche capolista 5Stelle alle prossime elezioni europee, sfruttando il traino della trasmissione su Rai Uno. Ma anche su questo saremo intransigenti. Se la signora Bianchi decide di far politica benissimo. Ma durante questo periodo non può sfruttare la vetrina di Rai Uno. Per di più pagata dagli italiani».

Nel frattempo Alessio D’Amato spiega al Quotidiano del Sud che nei prossimi giorni presenterà il proprio programma: “Lavoro, ambiente, formazione, sicurezza, trasporti, salute sono solo alcuni dei settori sui quali punterà il mio programma e della coalizione riformista e progressista che mi sostiene per un ‘futuro semplice’. Abbiamo cinque proposte concrete e chiare per rispondere alle nuove necessità di tutti i cittadini. Reddito di formazione: per sostenere i disoccupati nel loro percorso, creando nuove opportunità; Lazio Strade Sicure: un Piano che parte dagli interventi infrastrutturali fino alle campagne di sensibilizzazione nelle scuole; Trasporto pubblico gratuito: giovani, under 25 e anziani over 70 liberi di spostarsi sull’intero territorio in maniera sostenibile; 100 comunità energetiche rinnovabili: promuoviamo la produzione, la diffusione e l’autoconsumo delle energie rinnovabili; Innovazione 4.0: dalla parte degli imprenditori per innovare ed essere più competitivi verso le nuove sfide del futuro”.

Claudio Velardi, intanto, il capo della campagna di comunicazione di D’Amato, twitta feroce: “Su Repubblica un sondaggio dà vincente nel Lazio la coalizione Pd-M5S, che però non esiste nella realtà. Alessio D’Amato è un ottimo candidato, competente, concreto e tenace, ma nel suo partito molti gli fanno la guerra, perché vogliono perdere”. Detto dal “guru” di D’Amato ed anche molto vicino a Calenda e al terzo polo queste dichiarazioni hanno l’impatto di una tanica di benzina sul fuoco. Sarebbe consigliabile maggior prudenza.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE