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Antonio Tajani

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FINALMENTE c’è una data. Si terrà il 15 luglio, probabilmente a Roma, il Consiglio nazionale di Forza Italia che dovrà eleggere il reggente del partito almeno fino alle europee del 2024 e in vista del congresso che dovrebbe tenersi nel corso dello stesso anno. Lo ha formalizzato il comitato di presidenza in una riunione lampo, seguita a quella dei gruppi parlamentari durante la quale Antonio Tajani aveva anticipato la decisione. «Non penso di svelare il terzo segreto di Fatima, ma sarà Antonio Tajani ad avere l’onere e l’onore di guidarci», ha detto al termine dell’incontro la capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli. Il comitato di presidenza, inoltre, ha nominato formalmente tesoriere l’avvocato romano Fabio Roscioli, che prende il posto dell’ex senatore e manager Fininvest, Alfredo Messina.

L’APPELLO DI TAJANI

La riunione dei gruppi azzurri si è aperta con un un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi, al quale è seguito un grande applauso da parte dei parlamentari. Nel suo intervento, più e più volte Tajani si è richiamato al Cavaliere esortando tutti tenere come stelle polari «continuità e unità». Il vicepremier ha rimarcato l’importanza di rispettare lo statuto di Forza Italia e ha fatto appello alla coesione. «Dobbiamo evitare liti e continuare il percorso tracciato da Silvio Berlusconi», ha detto il coordinatore azzurro, rassicurando sul fatto che «la famiglia Berlusconi resterà vicina al partito».

«Nella nostra forza politica c’è spazio per tutti, è una forza di governo, protagonista, dove tutti possono dare il meglio, nei propri settori di competenza», ha quindi aggiunto Antonio Tajani, parlando di Forza Italia come di «un partito capace di mettere a frutto in maniera costruttiva pareri diversi, arrivando a una decisione unica, così come il presidente Silvio Berlusconi ci ha insegnato». Il coordinatore azzurro, quindi, si è rivolto «in particolare ai responsabili del territori, chiamati a un compito delicato, di essere l’anello di congiunzione tra cittadini e istituzioni». «Occorre coinvolgere tutti. Un dialogo sereno è una parte costruttiva e importante di un partito serio e all’altezza del suo compito, qual è il nostro. È il modo migliore – ha sottolineato – di onorare il nostro presidente. Bisogna lavorare insieme nell’interesse del Paese, proprio come avrebbe voluto Berlusconi».

«È un momento delicato e importante: rafforziamo la nostra identità, siamo il partito popolare europeo nel nostro Paese, forti dei valori liberali che il presidente Silvio Berlusconi ci ha lasciato, punto di riferimento stabile della nostra azione politica», ha proseguito Tajani, sottolineando che «in questa fase, in preparazione delle Europee, dobbiamo essere fortemente protagonisti e ottimizzare l’ultimo regalo che il nostro Presidente ci ha fatto, il balzo in avanti nei sondaggi, e trasformarlo in consenso consolidato. Questo – ha aggiunto – si può fare lavorando insieme nell’interesse del Paese e nell’interesse di Forza Italia, così come Silvio Berlusconi avrebbe voluto».

LA BENEDIZIONE DI LICIA

Ma la notizia del giorno sono state le parole di Licia Ronzulli che ha dato la sua benedizione ad Antonio Tajani, certificando così l’unità del partito nel nome della famiglia Berlusconi. Almeno fino alle prossime elezioni europee. «Oggi è il momento di unire e non certo di dividersi – ha detto la capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli, durante la riunione dei gruppi azzurri alla Camera – perché dobbiamo essere come una falange romana. Dobbiamo unire le nostre forze, marciare tutti insieme nella stessa direzione. Però, non dobbiamo dimenticare che ognuno di noi qui dentro ha una propria storia. Faccio solo due nomi, per non fare torto a nessuno: Rita Dalla Chiesa e Stefania Craxi».

«Queste storie meritano rispetto e considerazione – ha poi aggiunto Ronzulli – E da storie diverse derivano responsabilità, esperienze, credibilità diverse. Antonio sa bene, lo abbiamo imparato stando a lungo a fianco del presidente Berlusconi, che la sensibilità necessaria per indicare una linea politica è qualcosa che si costruisce nel corso degli anni, non si improvvisa. Non a caso questa responsabilità ora spetta a lui. In una fase così delicata, chi non ha ancora maturato questa esperienza, non può pensare autonomamente di indicare a tutti il tragitto».

Intanto, anche i sondaggi sembrano promettere bene per Forza Italia. L’ultima rilevazione effettuata da Noto per “Porta a Porta” fotografa un cambiamento interessante nel panorama della politica di casa nostra. Di fatto, la morte di Silvio Berlusconi ha avuto un peso importante nelle rilevazioni delle intenzioni di voto. Una vicenda drammatica che in questo caso riesce a ribaltare le tendenze per quanto riguarda l’orientamento dell’elettorato di casa nostra.

I SONDAGGI

E così, a questo punto, occhio a questi nuovi dati. Forza Italia sale di tre punti a seguito della morte del leader Silvio Berlusconi, arrivando al 10%. La Lega resta stabile al 9,5%. Azione-Italia Viva registra il 6% (-0,5), mentre Verdi-Sinistra perde un punto e si attesta al 2,5%. Stabili Più Europa al 2% e Noi Moderati all’1,5%. Per quanto riguarda, invece, il “gruppo di testa”, come si usa spesso dire nel ciclismo, Fratelli d’Italia si conferma attualmente come primo partito italiano con il 28% (anche se scende dello 0,5 rispetto all’ultima rilevazione effettuata lo scorso 6 giugno). Il Pd perde mezzo punto, fermandosi al 20%. In terza posizione si colloca il M5S, con una percentuale del 16%, guadagnando un punto.

Insomma, le novità di questa nuova rilevazione sono due. Il calo di mezzo punto del Partito democratico e la risalita di Forza Italia, che adesso si afferma sempre di più come una forza moderata di governo saldamente ancorata al centro. Bisognerà comunque attendere le prossime settimane per capire quali equilibri riuscirà a mantenere il partito azzurro anche in base ai nuovi assetti.


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