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Mascherine a scuola

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OGNI giorno che passa, si delinea in modo sempre più nitido il quadro riguardo alla proroga dell’obbligo di mascherine. La data X per la decisione del Governo potrebbe essere quella di oggi, anche se il Consiglio dei ministri che vedrà il ritorno in presenza di Mario Draghi, reduce dal Covid, è incentrato sul decreto Aiuti e sul pacchetto energia. Se non oggi, la decisione arriverà domani. Nuove anticipazioni sono state fornite ieri dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Quest’ultimo ha confermato l’indirizzo generale dell’Esecutivo: passare dall’obbligo di mascherine al chiuso alla “forte raccomandazione”. Previste però alcune eccezioni: ancora per tutto il mese di maggio il dispositivo sanitario resterà obbligatorio sui mezzi di trasporto, nelle Rsa, negli ospedali, nei cinema e nei teatri. Non nelle discoteche.

Ancora dubbi sul lavoro

Ospite a SkyTg24, Costa ha detto che è il momento «di dare fiducia agli italiani» ed è necessario «trovare un punto di sintesi ed equilibrio» così da giungere «a un’estate senza restrizioni». Occorre perciò passare «alla forte raccomandazione per la mascherina al chiuso». L’esponente del Governo ha aggiunto che coprire naso e bocca resterà obbligatorio ancora per un mese «sul trasporto pubblico, nelle Rsa e negli ospedali, nei teatri e cinema», ma «non negli esercizi commerciali e neanche nei luoghi di lavoro», compresi gli uffici pubblici.

Su quest’ultimo punto, tuttavia, non c’è ancora unanimità o quantomeno permangono dubbi: il suo collega sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha infatti affermato – sempre a SkyTg24 – che «potrebbe essere utile tenere la mascherina in ambienti di lavoro al chiuso ancora per 2-3 settimane». A differenza di quanto emerso nei giorni scorsi, infine, l’obbligo di mascherina scadrà il 30 aprile anche nelle discoteche. Per il sottosegretario Costa si tratta di una misura «irreale e utopistica».

Scuola: obbligo confermato fino a giugno

Costa si è espresso anche sull’obbligo delle mascherine a scuola, che ha definito «uno dei temi su cui stiamo riflettendo». Ma la decisione sembra già presa: «visto che siamo agli sgoccioli dell’anno scolastico», per il sottosegretario alla Salute «è ragionevole» lasciare tutto invariato, ovvero mantenere l’obbligo per insegnanti, studenti e operatori scolastici fino al 30 giugno. Cadrebbe così nel vuoto l’appello dei genitori della Rete Scuola in Presenza che chiedono al ministero dell’Istruzione, a fronte di studi scientifici sulle conseguenze di un uso prolungato delle mascherine e di un abbassamento della curva epidemica, di eliminare l’obbligo per gli studenti.

Mascherine anche all’asilo

Al momento, inoltre, non si hanno notizie nemmeno di un intervento per correggere il decreto Covid del marzo scorso che prevede la mascherina obbligatoria anche all’asilo, nei casi in cui il bambino abbia già compiuto 6 anni. «Cambiando inaspettatamente e senza motivo il criterio di applicazione in quello anagrafico a partire dai 6 anni, dal primo aprile alcuni bambini della materna hanno dovuto indossare per la prima volta la mascherina e proprio quando lo stato di emergenza viene dismesso», denunciava qualche settimana fa Chiara Iannarelli, dell’associazione Articolo 26.

La scorsa settimana le stesse perplessità sono state espresse da Camilla Bianchi, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, che in una nota inviata alla Regione Toscana chiedeva di «valutare l’opportunità di assumere determinazioni più idonee in merito all’uso obbligatorio delle mascherine», con l’obiettivo di fornire, «quantomeno con riguardo alla scuola dell’infanzia, uno specifico indirizzo, costituzionalmente orientato e ispirato al fondamentale principio di ragionevolezza, in ordine all’applicazione della normativa in questione che, pur nella salvaguardia della salute pubblica, tenga conto del livello di accettabilità delle mascherine da parte degli alunni che vengano a vivere situazioni discriminanti oggettivamente del tutto irrazionali e perniciose».


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