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Laura Boldrini

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Guerra tra ceceni e nordafricani a Digione, in Francia. L’aggressione di un ragazzo ceceno da parte dei trafficanti di droga scatena la vendetta della sua comunità e da una settimana, ormai, una sceneggiatura da serie tivù è diventata realtà. Marcantoni in mimetica impugnano i pugnali al modo di Shamil, e poi anche i kalashnikov. La caccia al nemico – nella verità della vita – non conosce quartiere. E tutto questo accade perché ceceni e magrebini, tra le auto in fiamme, non hanno saputo che Laura Boldrini, inginocchiata in parlamento, l’ha già fermato il razzismo (e portata la pace nel mondo).


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