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Monica Bellucci, alla quale verrà riconosciuto il Premio alla Carriera

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IL DAVID di Donatello attende, con il suo stile eternamente ammirabile, la data di domani 11 maggio. In prima serata su Rai Uno, conduttore Carlo Conti, si svolgerà la cerimonia di consegna del premio giunto quest’anno alla 66esima edizione. Un’edizione diversa dal solito. La pandemia e il novero di conseguenti restrizioni hanno scompigliato i piani. E così, gli organizzatori hanno ammesso anche le pellicole che, a causa delle sale chiuse, sono state distribuite sulle piattaforme streaming.

È il caso de L’Incredibile Storia Dell’Isola Delle Rose, distribuito su Netflix a partire dal 9 dicembre 2020. Il film di Sidney Sibilia, che ha ricevuto 11 candidature (tra cui il David Giovani), narra la poco conosciuta storia del visionario ingegnere bolognese Giorgio Rosa (Elio Germano) e della sua micronazione galleggiante. Undici candidature (tra cui miglior film) anche per un altro titolo d’ambientazione storica, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli (candidata come migliore regista).

Salgono a 13 le candidature per Favolacce (altra pellicola che aspira al miglior film), dramma di Damiano e Fabio D’Innocenzo (anche loro candidati come miglior regista). Il Bettino Craxi (Pierfrancesco Favino candidato a miglior attore protagonista) raccontato da Gianni Amelio in Hammamet è in corsa per 14 statuette, tra cui quelle di miglior film e miglior regista, proprio come Le Sorelle Macaluso di Emma Dante e Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti. Quest’ultimo film vede ancora brillare Elio Germano (già Orso d’Argento a Berlino, candidato come miglior attore protagonista), stavolta nei panni dello scultore e pittore Antonio Ligabue.

Il figlio d’arte Pietro Castellitto è candidato come miglior regista esordiente con il suo I Predatori, dove l’eco di Nietzsche irrompe nella quiete di una famiglia borghese. Altra candidata a miglior regista è Ginevra Elkann, con Magari, pellicola in cui spicca Alba Rohrwacher (candidata come miglior attrice non protagonista per questo film e come miglior attrice protagonista per Lacci). Candidati come miglior regista esordiente anche Mauro Mancini con Non odiare (film che affronta il tema dell’antisemitismo), Alice Filippi con Sul Più Bello (tratto dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero) e Luca Medici (alias Checco Zalone) con la commedia Tolo Tolo. Quest’ultimo riceverà il David dello Spettatore, per il successo riscosso in sala. Possibile miglior attrice protagonista anche Vittoria Puccini in 18 Regali, Paola Cortellesi in Figli (con Valerio Mastrandrea candidato come miglior attore protagonista), Micaela Ramazzotti ne Gli Anni Più Belli, commedia che è excursus storico nell’Italia dell’ultimo quarantennio, e un’immortale Sophia Loren con La Vita Davanti a Sé.

Punta al miglior attore protagonista Kim Rossi Stuart in Cosa Sarà e Renato Pozzetto in Lei Mi Parla Ancora, opera di Pupi Avati tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi.

Domani saranno inoltre consegnati i David speciali alla carriera a Sandra Milo, Diego Abatantuono e Monica Bellucci, oltre alle Targhe a tre professionisti sanitari «per l’importante contributo alla ripresa in sicurezza delle attività delle produzioni cinematografiche e audiovisive».

L’iniziativa segna l’eccezionalità dell’evento di quest’anno. Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema italiano, guarda al futuro esprimendo «l’auspicio che il cinema, superata l’emergenza, possa proporre sempre più titoli, importanti e accattivanti, agli spettatori della sala».

Nei giorni di vigilia della premiazione si è registrata l’uscita di scena dalla giuria di Gabriele Muccino, congedatosi con polemica attraverso un tweet: «Non mi presenterò più nelle categorie di miglior regia e miglior sceneggiatura, in futuro». In occasione dell’annuncio delle candidature, il regista non aveva gradito che il suo film Gli Anni Più Belli fosse stato escluso per quelle maggiori.


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