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Proposte delle Serie in Tv

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Il Festival di Cannes ha un rapporto ambivalente con il mondo delle serie TV. Eppure il cinema e la TV sono due mondi che si influenzano come dimostrano i tanti titoli realizzati, ideati e interpretati da artisti protagonisti e premiati alla kermesse.

Spike Lee, presidente della Giuria della 74esima edizione, ha lanciato su Netflix She’s Gotta Have It, ispirata alla sua opera prima Lola Darling (disponibile sulla stessa piattaforma). Ambientata a Brooklyn, racconta di Nola e dei suoi tre amanti: il consulente finanziario Jamie, il fotografo Greer e l’hipster Mars. In giuria Lee ritroverà gli attori Tahar Rahim e Mélanie Laurent protagonisti rispettivamente di The Serpent (Netflix) e Little America (AppleTV+).

Il vincitore dell’ultima Palma d’Oro, il coreano Bong Joon-ho, ha realizzato per Netflix Snowpiercer, serie TV ispirata al suo primo film in lingua inglese tratta dal graphic novel distopico di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette “Le Transperceneige”. Anche le Palme d’Oro Jane Campion e David Lynch sono state tentate dal piccolo schermo. Con Twin Peaks il regista premiato per Cuore Selvaggio ha rivoluzionato la TV e ha presentato la terza e ultima stagione alla 70esima edizione del Festival (NOW). Stesso onore per Top of the Lake: China Girl, seconda stagione della serie TV realizzata dalla neozelandese premiata, unica donna nella storia, per Lezioni di Piano.

Olivier Assayas, miglior regia per Personal Shopper, aveva presentato la miniserie Carlos con Édgar Ramírez nei panni dello Sciacallo, il terrorista Ilich Ramírez Sánchez. Stesso riconoscimento a Nicolas Winding Refn per Drive, il danese ha realizzato le inedite De Udvalgte e Too Old to Die Young per Amazon Prime Video. A soli 28 anni il francese Mathieu Kassovitz è stato premiato per L’Odio. Oggi è la star di Le Bureau, andata in onda per cinque stagioni in Francia, le prime tre su Prime Video. Nel cast anche Mathieu Amalric, premiato per la regia di Tournée.

Tre riconoscimenti per La Pianista di Michael Haneke Gran Prix e agli attori Benoît Magimel e Isabelle Huppert protagonisti di Marseille e Chiami Il Mio Agente (entrambe su Netflix). L’opera prima di Robin Campillo, Gran Prix per 120 Battiti al Minuto, Les Revenants – Quando Ritornano ha ispirato la serie TV omonima. Il regista, sceneggiatore e montatore francese ha anche curato il remake americano, invece l’originale è andato in onda su Sky Atlantic.

Caméra d’Or a Steve McQueen per Hunger, l’inglese ha ideato e diretto la miniserie antologica Small Axe sulla comunità afro-americana a Londra negli anni 80, inedita in Italia, nonostante un passaggio all’ultima Festa del Cinema di Roma. Nella stessa edizione, Thomas Vinterberg e Mads Mikkelsen hanno presentato Un Altro Giro, nuovo film realizzato insieme dopo Il Sospetto per il quale l’attore danese vinse a Cannes per la miglior interpretazione nel 2012. L’anno dopo è stato Hannibal Lecter in Hannibal di Bryan Fuller, serie TV ispirata al serial killer de Il Silenzio degli Innocenti.

Julianne Moore è stata premiata per Maps to the Stars di David Cronenberg ed è la star di Lisey’s Story, miniserie di Pablo Larraín tratta da Stephen King (AppleTV+). Tre volte premio alla giuria, la regista Andrea Arnold ha diretto numerosi episodi di Big Little Lies (NOW), Transparent e I Love Dick (su Prime Video). A Cannes, Marco Bellocchio ha presentato la miniserie La Meglio Gioventù (RaiPlay e Prime Video) e lavora a Esterno Notte che vedremo presto in TV. L’australiano Justin Kurzel, in concorso in quest’edizione, dirigerà invece per AppleTV+ Shantaram.


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