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Il leader della Lega Matteo Salvini si concede ai selfie

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UNA manciata di video su Tiktok e già la prima barzelletta. Irrinunciabile vezzo per Silvio Berlusconi, sbarcato sulla piattaforma cinese la scorsa settimana con l’obiettivo di rivolgersi direttamente ai giovani. E per non farsi parlar dietro dagli alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni che bazzicano Tiktok da qualche mese. Logico, quindi, che a livello di visualizzazioni siano messi decisamente meglio del leader di Fi. Che, tuttavia, a livello di follower in poche ore ha più che doppiato la presidente dei Fdi (quasi 300mila contro neanche 120mila), venendo preceduto solo da Matteo Salvini. Il quale domina su Tiktok e non solo, come vedremo.

Dei principali leader politici solo altri tre hanno scelto il social del momento: Giuseppe Conte (che sfiora i 270mila seguaci), Carlo Calenda (che non arriva a 20mila) e Matteo Renzi, arrivato insieme a Berlusconi ma con performance decisamente peggiori (quando scriviamo supera di poco i 14mila follower).

Chiusa la parentesi Tiktok, occupiamoci della comfort zone rappresentata dai social canonici: Facebook, Twitter e Instagram. Ecco, se like e follow si trasformassero in voto, le prossime elezioni porterebbero Matteo Salvini diritto a Palazzo Chigi. Nessuno, tra i leader dei maggiori partiti politici, ha un seguito paragonabile a quello del segretario della Lega. Oltre 5 milioni di like ottenuti su Facebook dalla sua pagina ufficiale, 1,5 milioni su Twitter e più di 2,1 milioni su Instagram. Con buona pace di Meloni, che si avvicina al Capitano solo su Twitter, dove ha quasi 1 milione e 300mila follower. Per il resto nulla da fare. Su Facebook i seguaci ottenuti sono la metà di quelli di Salvini (poco più di 2 milioni e 300mila) e su Instagram oltrepassano di poco il milione. Ultimo, nel centrodestra, Silvio Berlusconi, per il quale la mamma (tv) è sempre la mamma. A suon di “pillole” (i video brevi sul programma che posta abbastanza di frequente) è comunque cresciuto su Fb sino a superare un milione e 100mila seguaci.

Sulle altre piattaforme va molto peggio: circa 222mila follower su Twitter e 457mila su Instagram. A livello generale, sempre parlando si social, l’unico leader in grado di impensierire Salvini è Giuseppe Conte. Su Facebook supera i 4 milioni e 500mila like, su Twitter non va molto lontano da Meloni (quasi 1 milione e 230mila i follower agganciati dal capo del M5s), mentre su Instagram oltrepassa quota 1 milione e 700mila. Certo è che Conte può giovarsi degli utenti attirati suoi propri canali nel biennio da presidente del Consiglio, in particolare nei primi (durissimi) mesi della pandemia, quando il leader pentastellato trasmetteva in streaming su Facebook conferenze stampa e discorsi alla nazione sulle misure anti contagio.

Nel panorama del centrosinistra allargato nessuno fa meglio di lui. Il rivale Luigi Di Maio, ad esempio, avrà sì 2,5 milioni di like su Fb (più di Meloni), ma fra Twitter e Instagram non arriva a 2 milioni di follower. Decisamente deludente Enrico Letta, che mostra una predilezione per Twitter, peraltro senza grande successo, visto che non tocca neanche il milione di follower (ne ha meno di 800mila). Mezzo disastro la sua popolarità su Facebook, dove i “mi piace” sono meno di 150mila. Ancora peggio su Instagram: nemmeno 100mila seguaci. Va detto, tuttavia, che le interazioni ai post di Letta sono buoni. Così come alcune trovate, ad esempio saper cavalcare la viralità del post ironico di “Pasta & Rivoluzione” sulla scelta fra guanciale (in campo rosso) e pancetta (nero), che riprende lo stile dei manifesti elettorali del Pd. Maluccio Emma Bonino: poco meno di 110mila like su Fb, circa 240mila follower Twitter e 36mila e 400 su Instagram.

Nel terzo polo la fa da padrone Renzi che, tra l’altro, è il migliore in assoluto su Twitter, grazie ai quasi 3milioni e 300mila utenti che lo seguono (più del doppio di quelli di Salvini). Su Fb fa pari e patta con Berlusconi (anche il leader di Iv ne ha poco più di 1,1 milioni). Su Instagram, infine, si avvicina a 255mila seguaci. Meno di Calenda (che supera quota 129mila). Ma il segretario di Azione è meno performante dell’alleato di Facebook (dove sfiora i 280mila like) e Twitter (quasi 400mila follower).


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