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Cassa depositi e prestiti

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Arriva una boccata d’ossigeno per cittadini e imprese del Sud. La Campania è la prima regione nella classifica dei beneficiari delle anticipazioni dei pagamenti dovuti dalla Pubblica amministrazione al 31 dicembre 2019.

Su quasi 900 milioni di euro totali, 58 enti della Campania riceveranno da Cassa depositi e prestiti oltre 254 milioni, a seguire la Calabria con 33 enti per una cifra di 174 milioni che presto arriveranno in cassa. Ultima Regione in graduatoria è il Veneto che per soli 3 enti avrà 941mila euro.

LA MISURA

Tecnicamente si chiama “anticipazione di liquidità”. In sostanza significa che Cdp – società controllata dal ministero delle Finanze per l’83% e per la restante quota dalle Fondazioni bancarie – paga i debiti dovuti da Regioni, Province autonome, Comuni e Città metropolitane. La condizione imprescindibile affinché Cassa depositi e prestiti versi questi fondi è che si tratti di debiti certi, liquidi ed esigibili. Ma per quali servizi di natura pubblica? Cdp ha fatto sapere che «fornirà il proprio contributo per l’anticipazione dei pagamenti di debiti certi, liquidi ed esigibili relativi a somministrazioni, forniture, appalti e obbligazioni per prestazioni professionali».

Ossigeno puro, insomma, per chi aspetta ancora di essere pagato dagli enti locali spesso in difficoltà finanziaria e vincolati a una serie di regole contabili. L’effetto previsto è, infatti, molto positivo almeno sulla carta.

«Grazie a questa iniziativa si potrà offrire un sostegno concreto alla Pubblica amministrazione, generando anche un impatto positivo per il tessuto economico e le comunità locali», annuncia la stessa società statale.

Cdp, infatti, accrediterà ai singoli enti la liquidità in un’unica soluzione, entro 7 giorni lavorativi dalla data della richiesta di erogazione, con obbligo di pagare tempestivamente le imprese creditrici entro 15 giorni (30 giorni per i debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale) dal ricevimento delle somme. Lo Stato, così facendo, tende la mano in maniera concreta a cittadini ed imprese che hanno operato per le pubbliche amministrazioni e ora tirano un sospiro di sollievo. Un’iniezione di risorse immediate da mettere in circolo per l’economia spesso asfittica nelle regioni del Sud.

GLI EFFETTI E LE CIFRE

La misura è in grado di fornire una risposta immediata ed efficace alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti: imprese, bilancio centrale ed enti pubblici.

In particolare, le imprese otterranno la liquidazione del proprio credito verso gli enti, senza dover sostenere alcun costo accessorio, mentre il bilancio centrale non subirà impatti sui saldi di finanza pubblica, e gli enti godranno di un tasso finito variabile, al momento pari allo 0,475%, inferiore rispetto a quello previsto dalla direttiva 2011/7/Ue (tasso di riferimento Bce +8%).

Analoga iniziativa era stata messa in campo nel 2019, quando Cdp ha erogato oltre 900 milioni di euro in favore di circa 360 enti per il saldo di circa 77mila fatture. Lo strumento si aggiunge ai servizi offerti da Sace Fct per lo smobilizzo dei crediti e si affianca ai tradizionali finanziamenti a medio-lungo termine e alle anticipazioni di tesoreria di Cdp, in favore degli enti locali per il supporto alla realizzazione di nuovi investimenti in tutto il territorio italiano.

La liquidità è l’elemento essenziale per far girare l’economia. una mano che viene tesa nella speranza di rendere sicure in maniera permanente le casse degli enti locali. Solo da qui passa la salvezza di un Mezzogiorno che è stato abbandonato alla canna del gas dall’iniquità territoriale.


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