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Come può essere credibile un Paese il cui il Ministro dell’Economia e delle Finanze anticipa certezze che certezze non sono, mi riferisco alle dichiarazioni ottimistiche e trionfaliste rilasciate due mesi fa dal Ministro Gualtieri sulla disponibilità delle risorse della Unione Europea attraverso il Recovery Fund; una anticipazione ricca di dettagli; infatti avremmo potuto disporre subito di 172,7 miliardi di euro e di tale importo 81,7 miliardi li avremmo avuti come aiuti, cioè a fondo perduto, e 90,938 miliardi come prestiti. Poi abbiamo scoperto che questa assicurazione ricca di dettagli era solo una ipotesi, forse solo una speranza.

Come può essere credibile un Paese che riesce a spendere del Programma supportato dal Fondo di Coesione e Sviluppo comunitario 2014 – 2020 per un importo globale di 53,8 miliardi di euro solo 5 – 6 miliardi di euro; cioè appena un miliardo all’anno e rischia di perdere la parte non spesa che nel comparto delle infrastrutture è di circa 28 miliardi se entro il 31 dicembre 2022 tale importo non venisse utilizzato,

Come può essere credibile un Paese che per un anno blocca un’opera di rilevanza comunitaria come il nuovo tunnel ferroviario Torino – Lione e poi si accorge che tale scelta non poteva essere in alcun modo intrapresa perché l’intervento era supportato da un accordo bilaterale Italia – Francia approvato per Legge.

Come può essere credibile un Paese che per cinque anni invocando il “project review” blocca la realizzazione di opere ubicate sulle Reti comunitarie Trans European Network (TEN – T) come il collegamento ferroviario AV/AC Genova – Milano (Terzo Valico dei Giovi) o come l’asse ad alta velocità Brescia – Verona – Vicenza – Padova. Un project review che alla fine si è rivelato inutile ed ha fatto emergere che il vero obiettivo era quello di garantire la copertura di provvedimenti in conto esercizio come gli “80 euro per i salari minimi”, il “reddito di cittadinanza” e il “quota 100”.

Come può essere credibile un Paese che blocca per 18 mesi la realizzazione del gasdotto previsto dal progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP) un intervento supportato da un accordo internazionale (solo per informazione ricordo che trattasi di un gasdotto lungo 878 Km che porta gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa e tale scelta è stata sottoscritta e condivisa da tutti gli Stati interessati).

Come può essere credibile un Paese che ormai da quasi cinque anni non riesce a rendere operativo e concreto il rapporto con il concessionario del centro siderurgico di Taranto Arcelor Mittal, assistendo in modo davvero preoccupante ad una crisi occupazionale di oltre 25 mila unità lavorative

Come può essere credibile un Paese che, dopo la conclusione davvero kafkiana del rapporto con la Società concessionaria ASPI, ha praticamente una impostazione tradizionale di coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle reti autostradali; in realtà, indipendentemente dal compromesso raggiunto, è crollata la credibilità del pubblico nel rapporto contrattuale con il privato.

Come può essere credibile un Paese che vara una serie di Decreti Legge (Liquidità, Cura Italia, Rilancio e Semplificazioni) dichiarando disponibilità finanziarie pari a circa 70 miliardi di € ma che nei fatti, hanno, almeno per quanto concerne il comparto delle infrastrutture, una disponibilità finanziaria nel triennio 2020 – 2022 non superiore ai 6 miliardi di euro

Come può essere credibile un Paese che per bloccare il comparto delle costruzioni ha varato un provvedimento come il Decreto Legislativo 50/2016 (Codice Appalti) che ha praticamente fatto fallire 130.000 imprese di costruzioni e cosa ancor più grave gli ultimi due Governi (Conte I° e Conte II°) pur convinti del fallimento di tale Codice ha prodotto norme come il Decreto Legge Sblocca Cantieri o come il Decreto Legge Semplificazioni che non hanno prodotto e non produrranno alcun snellimento nell’attivazione della spesa

Come può essere credibile un Paese che convoca gli “Stati Generali” e dopo quindici giorni di confronto, dopo i manifesti di Colao, dopo giornate di interviste e di comunicati stampa, cioè dopo una ricca ed inutile masturbazione mediatica, non riesce a produrre un programma organico misurabile e concreto capace di tentare il rilancio socio economico

Come può essere credibile un Paese in cui la giustizia civile e quella penale hanno solo una certezza temporale: l’apertura delle indagini, la definizione del contenzioso. Poi il resto non rientra in nessuna logica previsionale, i tempi non si misurano non in anni ma in lustri: cinque anni, dieci anni, quindici anni

Come può essere credibile un Paese in cui un progetto di una infrastruttura viene approvato dalla Amministrazione competente, poi viene sottoposto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, poi alla Conferenza dei Servizi, poi alla Verifica di Impatto Ambientale, poi al parere del Ministero dell’Ambiente, poi al parere del Ministero dei Beni Culturali, poi al Dipartimento per la programmazione economica presso la Presidenza del Consiglio, poi al CIPE, poi al Ministero dell’Economia e delle Finanze e poi alla Corte dei Conti.

Non ho messo tra le cause della mancata credibilità il forte debito pubblico, il forte scostamento tra quanto approvato nella Legge di stabilità il 31.12.2020 e il 30.6.2020, uno scostamento di oltre 52 miliardi di euro, la indisponibilità a rivedere il provvedimento su “reddito di cittadinanza” dopo un fallimento colossale della intera iniziativa; ho ritenuto inutile aggiungere ulteriori motivazioni perché sarebbe, a mio avviso, sufficiente la prima motivazione quella in cui un Ministro della Repubblica ha dato per scontato una disponibilità finanziaria comunitaria tutta da definire; molti lo definiranno un atto di leggerezza e di superficialità mediatica. Leggerezza e superficialità mediatica che la squadra di Governo di un Paese fondatore della Unione Europea non può permettersi. D’altra parte questa superficialità porta Paesi come l’Olanda e l’Austria a chiedere un controllo analitico e dettagliato sulle nostre proposte di utilizzo del Recovery Fund.

Forse il Presidente Conte sta capendo che quanto prima sarà opportuno fare un tagliando alla sua squadra di Governo.


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