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Persone in fila al supermercato

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ROMA – L’Istat ha reso noti oggi i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +1,1%, il Trentino che registra a famiglia un rialzo medio pari a 298 euro su base annua. Segue la Basilicata, dove l’incremento dei prezzi pari all’1,2%, il record di febbraio, implica un incremento del costo della vita pari a 239 euro, terza la Calabria (+1,1%), con un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 212 euro.

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano, che con un’inflazione pari a +1,4%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 445 euro.

Al secondo posto Reggio Emilia e Modena dove il rialzo dei prezzi dell’1,1% determina un aggravio annuo di spesa pari a 294 euro, segue Trento, dove il +1,1% genera una spesa supplementare, per una famiglia tipo, pari a 257 euro.


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