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Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi

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Una dote di 14 miliardi per gli aiuti a fondo perduto per le imprese e le partite Iva, mutuo garantito agli under 36 per l’acquisto della prima casa, proroga della garanzia per i finanziamenti alle imprese e della moratoria sui prestiti. Il reddito di emergenza si allunga per altre due mensilità, giugno e luglio.

Plastic tax rinviata a gennaio 2022. Poi interventi per la sanità, tasse e politiche sociali. Sono solo alcune delle misure previste nella bozza del “Sostegni Bis”, il nuovo decreto che dovrebbe essere arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri entro la settimana.

Quarantotto articoli, una decina ancora da scrivere ma i titoli riguardano capitoli importanti: Alitalia-Ita, la scuola, i vaccini internazionali, l’indennità per i lavoratori stagionali, le bollette della luce e del gas. Alcuni interventi previsti nel documento potrebbero già rientrare nel pacchetto del “Sostegni 1” all’esame delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato – e atteso nell’Aula di Palazzo Madama tra mercoledì e giovedì -, tra questi l’esenzione del canone Rai o del versamento della prima rata dell’Imu. Per finanziare il nuovo provvedimento il governo fa conto sullo scostamento da 40 miliardi approvato dal Parlamento il 15 aprile.

IL FONDO PERDUTO

Per i ristori alle imprese danneggiate dalle restrizioni anti Covid la bozza prevede circa 14 miliardi complessivi, “distribuiti” su due canali, entrambi fanno comunque riferimento alla perdita di fatturato: il primo – con un budget di 11,1 miliardi – prevede un nuovo round di sostegni a fondo perduto erogati automaticamente a favore dei quanti hanno già beneficiato di quelli del “Sostegni 1”.  Il secondo – con un plafond di 3 miliardi (2.996) – concede i nuovi sostegni alle imprese che non abbiano registrato ricavi superiori ai 10 milioni e che abbiano subìto una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30% tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 da confrontare con il periodo tra il 1° aprile 2019 e il 31 marzo 2020.

IL CREDITO D’IMPOSTA

Con 2,3 miliardi viene rifinanziato il bonus affitto, ovvero il credito d’imposta sulle locazioni commerciali al 60% (al 50% in caso di affitto d’azienda) per i canoni relativi ai mesi da gennaio a maggio, scadenza cui viene allineato il credito d’imposta per le strutture turistico-alberghiere. Inoltre, la misura viene estesa anche agli esercenti attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro, e agli enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. In questo caso il credito d’imposta va da gennaio a maggio 2021.

Arriva, poi, la proroga per le compensazioni tra i crediti commerciali con la Pubblica amministrazione e i debiti con il fisco: i crediti devono essere «certificati non prescritti, certi, liquidi ed esigibili». Nella Relazione tecnica gli oneri finanziari sono stimati in oltre 2,2 miliardi.

Per le aziende in crisi, beneficiarie del fondo perduto, è prevista l’esenzione dal pagamento della prima rata dell’Imu. Viene prorogato dal 30 giugno al 31 dicembre 2021 lo stop alla “tassa sui tavolini”, ovvero “canone unico” per le occupazioni di suolo di bar, ristoranti e bancarelle.

Per compensare i Comuni per il gettito perduto vengono previsti, rispettivamente, un fondo con una dotazione di 142,5 milioni per il 2021 e un rimborso per 165 milioni. I Comuni potranno anche disporre di un fondo con una dotazione di 600 milioni per il 2021 per le agevolazioni sulla Tari. Alberghi, ristoranti e bar potranno poi contare sull’esenzione del canone Rai: l’onere per lo Stato è di 60 milioni.

Per le imprese private, poi, è in arrivo la proroga al 30 settembre dello smart working, anche in assenza degli accordi individuali.

DUE NUOVE MENSILITÀ PER IL REM

Per le persone in difficoltà il decreto rinnova per altri due mesi – giugno e luglio – il Rem, il reddito di emergenza; mentre un fondo da 500 milioni è destinato al sostegno delle famiglie attraverso aiuti alimentari, contributi per il pagamento degli affitti e delle utenze domestiche.

MUTUI PER UNDER 36

Come aveva anticipato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il “Sostegni Bis” prevede agevolazioni per l’acquisto della prima casa destinate agli under 36: fino al 31 dicembre 2022 – ma si valuta la possibilità di rendere la misura strutturale – avranno la possibilità di accedere al fondo di garanzia per i mutui e non dovranno pagare l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale. Inoltre, nel caso in cui la transazione sia assoggettata ad Iva, è previsto inoltre un ristoro pari all’Iva pagata. Viene, poi, estesa fino al 31 dicembre 2021 la deroga al Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all’acquisto della prima casa (il fondo Gasparrini) e ne estende la platea.

IL PACCHETTO LIQUIDITÀ

Vengono estese fino alla fine dell’anno le misure di sostegno alla liquidità delle imprese: il Fondo di garanzia per le Pmi e Garanzia Italia rilasciata da Sace.

Per i finanziamenti fino a 30mila euro però, a partire dal primo luglio, si abbassa il tetto della copertura dal 100 al 90%. Inoltre, previa autorizzazione della Commissione europea, a partire dal primo luglio, sia per le nuove operazioni, sia per quelle in essere si prevede la proroga delle garanzie e dei finanziamenti garantiti dal Fondo Pmi, a fronte di una rimodulazione della copertura della garanzia e del pagamento di un premio, finanziati con 770 milioni di euro. Sarà poi estesa al 31 dicembre la moratoria per le Pmi, ma solo per la quota capitale dei prestiti.

SANITÀ

Tra gli interventi a carattere sanitario, il provvedimento stanzia oltre 191 milioni per garantire prestazioni specialistiche ambulatoriali gratuite   per due anni a chi ha avuto il Covid 19. Le prestazioni sono ovviamente quelle ritenute appropriate per il monitoraggio, la prevenzione e la diagnosi precoce di eventuali esiti o complicanze legati alla malattia. Per lo sviluppo della sanità militare ci sono 62 milioni, 16,5 per la realizzazione di un reparto di infialamento dei farmaci all’interno dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze: l’obiettivo, si spiega, è conseguire l’autonomia produttiva di anticorpi monoclonali per il contrasto al Coronavirus, di selezionati vaccini e di specifici antidoti per il bioterrorismo.

Un fondo con una dotazione di 61 milioni “rimborserà” le società sportive professionistiche e dilettantistiche, iscritte al Coni, per le spese sostenute per effettuare i tamponi necessari per garantire la prosecuzione delle gare.


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