X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

Lotta alla pandemia e messa a terra del Pnrr sono i due pilastri a sostegno della ripresa economica che il governo – che torna a spingere sull’acceleratore dopo la turbolenta settimana politica del voto quirinalizio -, intende consolidare e mettere al riparo dalle turbolenze legate all’inflazione, al caro-bollette e ai venti di guerra in Ucraina. Entrambi i temi saranno sul tavolo del Consiglio dei ministri in programma per oggi.

Sul fronte Recovery, i ministri, come richiesto dal premier Mario Draghi, dovranno dar conto dello stato dell’arte dei progetti, investimenti e riforme di cui sono titolari e che dovranno essere completati entro il primo semestre del 2022. In tutto 45 target e obiettivi cui, come ha ricordato lunedì il presidente del Consiglio nel corso del primo Cdm post Colle, è subordinata l’erogazione della seconda rata dei fondi europei da 24,1 miliardi di euro. Vale 21,8 miliardi, poi, l’assegno legato al raggiungimento dei 55 obiettivi previsti per il secondo semestre. Per un totale, quindi, di 100 “caselle” da spuntare sul programma targato 2022 e 45,9 miliardi da incassare. Il premier ha indicato ai suoi ministri l’orizzonte del secondo semestre del 2023 – oltre la fine della legislatura – con i suoi 27 impegni da portare a compimento che assicurerebbero all’Italia altri 18,1 miliardi. Si arriva quindi a 63, cui si aggiungono – oltre all’anticipo di 24,9 miliardi incassato ad agosto – i 24,1 della prima rata che Bruxelles erogherà una volta ultimato l’esame dei 51 obiettivi del 2021 “consegnati” a fine anno: l’assegno è atteso entro marzo.

Non sono ammessi ritardi sulla tabella di marcia dunque, le criticità se ci sono, vanno affrontate per tempo. E oggi si fa il punto.

Al ministero per la Transizione ecologica, guidato da Roberto Cingolani, fa capo il maggior numero degli “impegni” programmati entro fineche soffr giugno: ben 11. Giusto per citarne qualcuno, c’è da approvare il decreto ministeriale per la strategia nazionale per l’economia circolare, avviare la piattaforma web per la cultura e la consapevolezza sulle sfide ambientali e assegnare tutti gli appalti pubblici di ricerca e sviluppo sui progetti di ricerca sull’idrogeno, nonché far sì che entrino in vigore gli incentivi fiscali per la competitività dell’idrogeno. Bisogna poi semplificare e accelerare le procedure per gli interventi di efficientamento energetico e per la gestione dei rischi idrologici e l’adozione del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui.

Ha in carico solo un obiettivo – ma di peso e di gran rilievo per le regioni meridionali che “soffrono” il digital divide – il ministro della Transizione Digitale, Vittorio Colao, che entro il 30 giugno dovrà aggiudicare 5 gare per la banda ultralarga per un valore complessivo di 6,7 miliardi. Sono già in corso d’opera quelli per Italia 1 Giga, Scuola e Sanità digitale. È stato riscritto invece il bando per le Isole minori e la pubblicazione è attesa nelle prossime settimane, quando dovrebbe uscire anche quello per il 5G. I primi tre bandi si chiuderanno entro il 16 marzo, circa un mese dopo gli altri.

Il Mef è al lavoro su atti, disposizioni e procedure per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e gli obiettivi di risparmio per la spending review

Dopo aver messo in campo nel 2021 i 5,2 miliardi per l’edilizia pubblica – che valgono quasi un terzo dei circa 17 miliardi in dote al Miur, il ministro Fabrizio Bianchi ha firmato un decreto con la programmazione su tutto il 2022. Intanto in Parlamento, al Senato, si sta chiudendo la riforma dell’Its, già passata al vaglio della Camera, ed entro il 31 marzo verrà pubblicato il bando contro la dispersione scolastica, entro fine giugno quello per il potenziamento dei laboratori Its. Mentre dal ministero dell’Università e la ricerca, Cristina Messa, lavora al rafforzamento dei progetti di ricerca e sviluppo.

Per la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, i “compiti” assegnati per giugno sono sicuramente più leggeri rispetto a quelli del semestre passato, quando c’erano da portare in Parlamento la riforma del processo civile e penale. Nei prossimi mesi dovranno arrivare i decreti attuativi su cui le commissioni ministeriali sono già al lavoro. C’è poi da completare il piano di assunzioni per l’ufficio del processo, ed è atteso nei prossimi il nuovo bando per altri 5 mila nuovi ingressi.

Roberto Speranza, ministro della Salute, dovrà garantire il varo del decreto ministeriale per la riforma dell’organizzazione dell’assistenza e l’approvazione delle linee guida per l’attuazione dell’assistenza domiciliare, nonché la firma del Contratto istituzionale di sviluppo per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, dovrà procedere alla firma delle convenzioni con gli enti locali che si sono aggiudicati le risorse del bando Pinqua, mentre ha anticipato la riforma per la semplificazione delle procedure per la pianificazione strategica portuale prevista entro fine dicembre.

Andrea Orlando, ministro per il Lavoro, dovrà pubblicare i bandi per il superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. Spetta invece alle Regioni la definizione dei piani di attuazione del programma Gol per le politiche attive del lavoro.

Il ministero della Cultura, Dario Franceschini, ha in programma il varo di una serie di decreti per l’assegnazione di risorse per architettura e paesaggio rurale, parchi e giardini storici, luoghi di culto, efficienza energetica di teatri cinema e musei, e poi l’accordo anche con il ministero del Turismo, guidato da Massimo Garavaglia, per il progetto Caput Mundi.

Tra i compiti del Mise di Giancarlo Giorgetti rientra, tra le altre cose, la firma dell’accordo finanziario per il supporto di start up e venture capital attivi nella transizione ecologica.

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, è impegnato a garantire l’entrata in vigore dei decreti attuativi per la riforma del pubblico impiego entro il giugno, e quelli in materia di semplificazione entro la fine dell’anno.

La ministra del Sud, Mara Carfagna, ha già centrato il milestone in calendario per il semestre in corso, dando il via a fine dicembre al bando per i progetti contro la povertà educativa nel Mezzogiorno.

Per la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il compito assegnato prevede l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici nell’ambito della riqualificazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione sociale.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE