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Napoli è sempre più tra le mete scelte dai turisti

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L’ECONOMIA della Campania registra una crescita del 3,7%, in linea con il dato medio nazionale (+3,9%), performance migliore tra le regioni del Sud. Anche in termini di reddito disponibile per abitante l’incremento osservato nel 2022 in Campania (+6,8%) è in linea a quello medio nazionale (+7,0%). Il livello rimane decisamente modesto, pari a 15.992 euro per famiglia, superiore solo a quello osservato in Calabria e inferiore di quasi 5.700 euro rispetto alla media Italia. Lo si rileva dai dati dell’Osservatorio Findomestic. In Campania tutte le province mostrano buoni tassi di crescita in linea o superiori alla media del Mezzogiorno, ad eccezione della performance più debole di Salerno (+5,3%).

Nonostante ciò, il livello dei redditi provinciali si mantiene in una posizione particolarmente sfavorevole nel panorama nazionale. Caserta si conferma come la provincia con i redditi per abitante minori, pari a 14.299 euro, al 105esimo posto nella graduatoria delle 107 province italiane. Il reddito per abitante più elevato è a Salerno (17.010 euro), unica provincia a superare la media del Mezzogiorno. Il capoluogo di regione, con 16.298 euro, è abbastanza allineato con la media delle regioni di Sud (16.608) e occupa l’83esimo posto nella graduatoria di tutte le province italiane. Osservando lo scenario del 2022 si nota che sono stati spesi in beni durevoli 4,2 miliardi di euro (settimi in Italia), il 2,8% in meno rispetto al 2021: una flessione in linea con il dato nazionale (-2,7%) ed inferiore alla media delle altre regioni del Mezzogiorno (-3,7%).

Tuttavia, come rileva l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia e giunto alla ventinovesima edizione, la Campania è all’ultimo posto fra le regioni italiane quanto a spesa media per famiglia: 1.993 euro, ben 665 euro in meno rispetto al dato del Paese. «Rispetto al panorama nazionale, in Campania abbiamo rilevato un calo più contenuto della spesa nei comparti delle auto nuove (-9,3% vs -11,2%), dell’elettronica di consumo (- 8,5% vs -14,4%) e dell’information technology (-5,6% vs -8,2%), mentre la flessione registrata nel segmento delle auto usate supera di oltre 2 p.p. il dato italiano (-6,3%, vs -4,1%)» commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. «Crescono invece, sia pure sotto la media del Paese, i livelli di spesa destinata agli altri comparti, con i motoveicoli che aumentano del 3,5% (vs +4,4%), i mobili del 3% (vs +5,1%), la telefonia del 2,5% (vs +3,8%) e gli elettrodomestici di appena lo 0,6% (vs +2,5%)».

PROVINCE IN DETTAGLIO

In provincia di Napoli, nel 2022, il reddito pro capite ha raggiunto quota 16.298 euro (+6,8%). L’Osservatorio Findomestic rileva che lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 2 miliardi e 228 milioni (-1,8%), un valore che colloca la provincia al quarto posto in Italia, alle spalle di Roma, Milano e Torino. Nel 2022 il reddito per abitante in provincia di Salerno si è attestato a 17.010 euro, con un incremento del 5,3% rispetto all’anno precedente. In provincia di Avellino nel 2022 il reddito pro capite (15.531 euro) è cresciuto dell’8,3%. Gli acquisti in beni durevoli hanno raggiunto i 339 milioni (-3,8%), ovvero 2.062 euro a famiglia (-2,2%): la spesa media più elevata della regione. Il reddito per abitante dei cittadini della provincia di Benevento nel 2022 sfiora i 15.000 euro (14.937), con un incremento dell’8,8% che è il più elevato della regione. Il reddito pro capite 2022 degli abitanti della provincia di Caserta, pari a 14.299 euro, è il più basso della Campania, nonostante un incremento del 7,6%.

L’ANALISI DI CONFCOMMERCIO

«Ad oggi Napoli ha il 90% di occupazione camere media. Mentre per il ponte del 2 giugno, anche in vista della nuova festa, è già tutto esaurito. Adesso che lo scudetto è vinto le prenotazioni stanno continuando ad arrivare numerose perché c’è voglia di godersi i festeggiamenti. Va precisato che la città, in particolare nel mese di maggio, è quasi sempre sold out, soprattutto nei weekend, quello che c’è in più, grazie ai successi sportivi, è il fantastico clima di gioia che tutti, cittadini e turisti, stanno vivendo in città» ha tenuto a sottolineare il presidente di Confcommercio Napoli, Massimo Di Porzio. I dati della nuova primavera di Napoli sono molto incoraggianti. «Stimiamo un incremento del 10/15% delle presenze turistiche in tale mese, a cui si aggiungeranno quelle per la festa scudetto del 4 giugno e per i concerti di Bono Vox e degli U2, il 13 maggio al San Carlo, e dei Coldplay del 21 e 22 giugno – spiega Di Porzio -. Si prevedono introiti di 25/30 milioni di euro tra turismo, ristorazione, commercio e servizi, con una spesa media pro-capite di 45/50 euro. Stime del centro studi di Confcommercio registrano inoltre un’aspettativa di aumento del Pil regionale del 5%».

CONFESERCENTI ESULTA

Secondo i dati raccolti dal centro Studi di Confesercenti Campania, nel ponte per la Festa della Repubblica ci sarà infatti un indotto totale pari a circa 64 milioni di euro, oltre 41 dei quali solo a Napoli. Un fatturato che riguarda gli incassi del settore ricettivo, della ristorazione, del commercio e di tutti gli altri servizi del comparto del turismo. Napoli e la Campania continuano ad essere tra le mete preferite degli italiani e degli stranieri. Circa 246mila i turisti in arrivo, 165mila dei quali a Napoli. «Il fatturato degli operatori nel long week-end – commenta il presidente di Confesercenti Campania e il vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Vincenzo Schiavo – sarà più basso rispetto a quelle che erano le previsioni e anche i numeri delle presenze che ci aspettavamo saranno minori. Purtroppo, il bel tempo non sta accompagnando i turisti in giro per il nostro territorio. Si tratta comunque di un grande successo dal punto di vista turistico: gran parte delle strutture alberghiere ed extra alberghiere saranno piene. Siamo felici perchè, a dispetto del meteo sfavorevole, saranno a pieno regime anche le attività per le guide, gli accompagnatori turistici, gli autotrasportatori, e tutti gli altri operatori del settore».

Come capita da oltre un mese, alle tradizionali ed innumerevoli attrattive di Napoli e della nostra regione, si è aggiunta per i turisti quella legata allo scudetto del Napoli. La richiesta di partecipare o solo di ammirare i festeggiamenti per il tricolore è sempre più crescente. “La quota di turisti tifosi del Napoli, o più semplicemente appassionati di calcio, attirati a Napoli dai festeggiamenti che avverranno in città domenica per lo scudetto vinto dalla squadra di Spalletti, è – conclude Schiavo – sempre molto consistente e non accenna a diminuire”. Secondo i dati raccolti dal centro Studi di Confesercenti Campania, nel ponte per la Festa della Repubblica (2-3-4 giugno) ci sarà in indotto totale pari, dunque, a circa 64 milioni di euro, quasi 41 dei quali solo a Napoli. Come riportano i dati di Confesercenti Nazionale, la Campania si posiziona – per tassi più elevati di occupazione delle strutture ricettive – solo dietro a Liguria e Lazio (in media all’89%) e a pari merito con la Toscana con l’88%.

In Campania sono circa 246mila i turisti in arrivo, 165mila dei quali a Napoli. Nello specifico l’occupazione media delle strutture a Napoli (tra le 1200 attività alberghiere e circa 7000 attività extra alberghiere) è di circa il 91%, e tra i 165.900 visitatori attesi la stima è che 17.500 saranno in città per godersi la festa scudetto del Napoli calcio. Secondo i dati di Confesercenti il totale degli introiti per le attività alberghiere e per le strutture ricettive nel capoluogo campano è di oltre 22,5 milioni di euro. A questa cifra va aggiunto un indotto di 18,2 milioni di euro derivante dalla spesa dei turisti nel commercio, nella ristorazione, nei servizi, nelle guide turistiche e in tutto quello che riguarda il comparto. Il totale degli incassi di Napoli per questo lungo week-end è, dunque, di circa 41 milioni di euro. Molti dei turisti attesi utilizzeranno autobus turistici (3000 visitatori al giorno) e voli charter e di linea (circa 8000 al dì), oltre al trasporto ferroviario, per un totale di 129mila turisti che arriveranno in città non utilizzando auto proprie o navi (questi ultimi sono circa 35mila). Per quanto riguarda i dati della Campania in generale, l’occupazione media delle 11500 strutture ricettive campane scende, come detto, all’88%, (tra le 2000 attività alberghiere e le 9500 extra) con un introito di circa 33 milioni di euro, ai quali aggiungere gli incassi di circa 31 milioni di euro dall’indotto commerciale, turistico e relativo alla ristorazione.


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