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Mara Carfagna alla cabina di regia per Bagnoli in collegamento con il sindaco di Napoli Manfredi

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«Napoli e la Campania sono centrali nella nostra visione di crescita e di sviluppo del Mezzogiorno. Sono destinatari di tantissimi finanziamenti e investimenti. Il Sud non più come territorio da assistere e da sussidiare ma come area del paese da mettere nelle condizioni di correre di competere con il resto del Paese». Dalla conferenza programmatica di “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi alla cabina di regia per Bagnoli, dal confronto con l’Unione industriali di Napoli al tavolo istituzionale del Comitato interministeriale per la sicurezza a Caivano. Quello di ieri è l’ennesimo tour partenopeo dell’instancabile ministro per il Sud e la Coesione sociale, Mara Carfagna.

Napoli sempre più al centro dell’azione del governo e capitale effettiva di un Mezzogiorno che si candida ad essere locomotiva dell’Italia. Se per area Draghi «si intende che dopo un Governo serio deve esserci un altro Governo serio sono assolutamente d’accordo. Serietà, responsabilità, credibilità, di questo il Paese ha bisogno» ha tenuto a sottolineare Carfagna all’iniziativa ‘Noi con l’Italia’, prima tappa del tour napoletano di ieri mattina.

«Penso – ha aggiunto il ministro – che il Paese sia stanco, sia stufo di estremismi, di posizioni radicali, di propaganda portata avanti a oltranza. Credo che il Governo Draghi abbia costruito un patrimonio di credibilità e di affidabilità a cui gli italiani difficilmente rinunceranno».

«L’Unione Europea sollecita gli stati membri a occuparsi del tema del lavoro povero nel rispetto delle scelte di ciascuno stato. C’è chi ha scelto di tutelare il lavoro povero attraverso il salario minimo, c’è ci ha scelto di farlo attraverso la contrattazione collettiva. In Italia abbiamo una contrattazione collettiva che supera la soglia dell’80%. Non si può lavorare 8 ore al giorno per poi non avere neanche i soldi per pagare le bollette. Si deve immaginare come rafforzare e estendere la contrattazione collettiva e di come mettere più soldi nella busta paga dei lavoratori, considerata l’inflazione. Questa è la strada più giusta – ha specificato la Carfagna – Il bonus dei 200 euro e che arriverà entro il mese di luglio rappresenta una boccata d’ossigeno ma siamo consapevoli che non basta e bisogna intervenire con misure strutturali» ha concluso.

RDC FALLIMENTARE

Critica la posizione della Carfagna sul Reddito di Cittadinanza. «Non ha funzionato, ma non metterei in discussione le finalità che bisogna raggiungere con quello strumento, cioè sostenere chi non è in grado di lavorare, chi non può lavorare. Tutto il resto dev’essere oggetto di una profonda revisione e rivisitazione».

«Il reddito di cittadinanza – ha spiegato Carfagna – ci impone di riflettere su come rafforzare e migliorare uno strumento di sostegno al reddito che c’è in tutti i Paesi europei e non può certo essere messo in discussione adesso in Italia dopo che due anni di pandemia hanno ampliato le sacche di povertà. Certamente il reddito di cittadinanza non ha funzionato, ci sono stati tantissimi abusi, tante persone che lo hanno percepito che non avevano titoli e diritto, uno spreco enorme di risorse pubbliche, ma io non metterei però in discussione le finalità che con quello strumento bisogna raggiungere, cioè la necessità di sostenere chi non è in grado di lavorare, chi non può lavorare».

CABINA DI REGIA PER BAGNOLI

«A Bagnoli dimostriamo finalmente come le cause ritenute perse possano trasformarsi in scommesse vinte. Dopo anni di promesse non mantenute, ritardi burocratici e conflitti istituzionali lavoriamo per ricucire al più presto questa ferita nel cuore non solo della Campania, ma di tutto il Mezzogiorno. Sarà una cabina di regia prevalentemente informativa, alla quale ne seguirà un’altra a strettissimo giro di carattere più operativo. Prevediamo anche la possibilità di liberare l’area di Bagnoli dei numerosi contenziosi che pesano su quell’area, che bloccano l’attività di riqualificazione e che scoraggiano anche ogni attività di investimento imprenditoriali». Così il ministro per il Sud ha introdotto la riunione della cabina di regia per Bagnoli «la prima – ha ricordato – che si riunisce dopo le modifiche che ho voluto portare all’approvazione del Consiglio dei Ministri».

«Modifiche – osserva il ministro – che attribuiscono al sindaco il ruolo di commissario straordinario, lo dotano di una struttura tecnica di supporto che prima non aveva, e gli conferiscono anche le leve necessarie per vincolare il soggetto attuatore al rispetto di un cronoprogramma ben preciso. Se saremo bravi, se sapremo lasciarci alle spalle le promesse non mantenute di questi anni, le inspiegabili lungaggini burocratiche, i conflitti istituzionali che hanno paralizzato la riqualificazione di Bagnoli, penso che potremo determinare un cambio di passo importante e dimostrare che al Sud non esistono cause perse, ma che le cause perse possono trasformarsi in scommesse vinte. Vorrei che fosse questo il messaggio che passasse da questa cabina di regia, da questo cambio di governance».

«C’è un cambio di passo importante – ribadisce il ministro del governo Draghi – mi auguro che da qui ai prossimi anni, perché non sarà evidentemente un percorso breve, Bagnoli possa trasformarsi da causa persa di Napoli, della Campania e dell’intero Mezzogiorno, in una scommessa vinta nel simbolo di un Mezzogiorno che vuole riscattarsi».

AUTONOMIA DIFFERENZIATA

«Bisogna fare in modo che la legge sull’autonomia differenziata non aumenti i divari, non li consolidi e non li cristallizzi. Se va in questa direzione, va contro tutto il lavoro che il Governo Draghi ha impostato sin dall’inizio del suo insediamento» ha spiegato Carfagna durante la cabina di regia su Bagnoli.

«È evidente che uno degli elementi dirimenti per evitare che l’autonomia cristallizzi i divari è l’approvazione e la definizione dei Lep. I fondi – ha sottolineato Carfagna – devono essere trasferiti alle realtà territoriali non più sul principio della spesa storica, che ha alimentato divari e disuguaglianze in questi anni, ma sulla base dei fabbisogni e dei livelli essenziali delle prestazioni. Abbiamo dimostrato che è un lavoro complicato e che c’è bisogno della collaborazione del Ministero dell’Economia, ma non è un lavoro impossibile perché siamo riusciti a definire e finanziare tre livelli essenziali delle prestazioni: quello per gli asili nido, quello per il trasporto scolastico degli studenti con disabilità e quello per gli assistenti sociali».

CONFRONTO CON GLI INDUSTRIALI

Attuazione del Piano di ripresa e resilienza, in particolare per la riduzione del divario territoriale. Forte impegno per ottenere la proroga della decontribuzione per le imprese del Mezzogiorno, con l’obiettivo di rendere strutturale il beneficio, assicurandone la prosecuzione per un ampio arco temporale. Coordinamento della spesa dei fondi strutturali con meccanismi che garantiscano il subentro del livello centrale ad amministrazioni incapaci di progettare ed erogare risorse nei tempi definiti. Apertura al metodo del partenariato pubblico privato per il decollo di Pnrr e investimenti nel Mezzogiorno, in una prospettiva di crescita della base imponibile, finalizzata anche ad abbattere l’anomalo debito pubblico nazionale. Definizione dei livelli essenziali di prestazione come premessa per l’attuazione di processi ulteriori di autonomia territoriale.

Su questi e altri punti si sono confrontati Carfagna, il Presidente Costanzo Jannotti Pecci e il Consiglio di Presidenza di Unione Industriali Napoli. All’incontro, svoltosi presso la sede dell’Associazione a Palazzo Partanna è intervenuto il Presidente della Fondazione Mezzogiorno Antonio D’Amato.

VIDEOSORVEGLIANZA A CAIVANO

Sarà inoltre potenziata la videosorveglianza al Parco Verde di Caivano. L’intervento, parte del Contratto istituzionale di sviluppo “Dalla Terra dei fuochi al Giardino d’Europa” siglato tra il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale e i Comuni dell’area, è stata presentato ieri da Carfagna, nella chiesa di San Paolo Apostolo, la parrocchia di don Maurizio Patriciello, prete noto per le sue battaglie anti camorra e contro lo sversamento e i roghi di rifiuti tossici nella cosiddetta Terra dei fuochi tra le province di Napoli e Caserta.

«Irrobustiremo l’intervento attraverso il potenziamento del sistema di videosorveglianza, tra l’altro richiesto a gran voce da don Patriciello. Un intervento di videosorveglianza con un attenzione speciale proprio al Parco Verde. Il finanziamento – ha sottolineato Carfagna – è di oltre un milione di euro».


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