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Il generale Figliuolo visita uno dei centri predisposti per la vaccinazione

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SE E’ VERO, come indica la saggezza popolare, che le decisioni più importanti vengono prese a tavola, d’ora in poi le decisioni più importanti potranno essere prese da non più di quattro persone. Stando infatti alla precisazione emanata dal ministero della Salute martedì, nel giorno in cui hanno riaperto bar e ristoranti anche al chiuso, sia in zona gialla sia in zona bianca resta il limite di massimo quattro persone al tavolo, salvo che gli occupanti siano tutti conviventi.

La nota emanata dal dicastero guidato da Roberto Speranza ha però suscitato polemiche.

Per il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, su questo punto il Dpcm fa un distinguo tra zona gialla e zona bianca: se nella prima resterebbe il limite massimo delle quattro persone a tavola, nella seconda questo limite cadrebbe. Interpretazione, quella della Gelmini, condivisa dal presidente della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga, ma anche (almeno parzialmente) dallo stesso sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Quest’ultimo è dell’avviso che occorra «dare assolutamente delle prospettive ai cittadini», che dunque ci sia bisogno di «considerare in maniera diversa le zone gialle da quelle bianche». Pertanto, riflette Costa, «almeno per i ristoranti all’aperto in zona bianca si arrivi a togliere il vincolo del limite massimo di quattro persone al tavolo: sarebbe un primo segnale di distensione. Per i locali al chiuso credo si possa anche prevedere una restrizione iniziale, ci può stare purché sia graduale».

OGGI IL TAVOLO TECNICO

Ma ancora più perplesso rispetto a questo limite è l’altro sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «Il limite è fissato a quattro, per maggior sicurezza, ma spero che venga presto rivisto perché è chiaramente molto restrittivo», afferma. E aggiunge in modo più esplicito: «Io sono tra quelli che erano per l’aumento dei posti a tavola, francamente li aumenterei a 8-10, e poi liberalizzerei dai primi di luglio, quando dovremmo avere oltre i 30 milioni di persone con la prima dose del vaccino fatta». Precisazioni e commenti non fanno altro che generare confusione tra ristoratori e clienti.

E se per Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, questo provvedimento è uno di quelli che «sembrano concepiti più per continuare a massacrare le categorie odiate dalla sinistra che per combattere concretamente il virus», per Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, «il limite di quattro persone a tavola è inaccettabile». Per lui il ministro Speranza «va cacciato», dice senza giri di parole.

Più conciliante appare il segretario della Lega, Matteo Salvini: «Ho chiesto al ministro Speranza di evitare la ridicola limitazione dei quattro a tavola al ristorante che almeno nelle zone bianche non ha più senso». La richiesta del leader del Carroccio dovrebbe essere sviscerata oggi, nel corso di un tavolo tecnico di governo. Oltre alle misure per ristoranti e bar, si dovrebbero analizzare altre misure per le Regioni in zona bianca.

VACCINO PER TUTTI

Oggi è anche il giorno in cui si apre la vaccinazione contro il Covid per tutti. Chiunque, dai 12 anni in su, potrà dunque prenotare la somministrazione presso un centro vaccinale della propria Regione. Almeno in teoria. Perché in realtà ogni Regione agisce a modo proprio. La Puglia, per esempio, ha scaglionato le prenotazioni: da oggi potranno prenotarsi i nati dal 1982 al 1986, ogni due giorni le prenotazioni verranno aperte a una nuova fascia d’età mentre soltanto dall’11 giugno le vaccinazioni saranno aperte a tutti i nati fino al 2005.

In Calabria, invece, si può prenotare fin da oggi il vaccino per tutti i maggiori di 12 anni via internet, chiamando un numero verde o mandando un sms a un numero di cellulare. In Campania la prenotazione avviene solo su prenotazione online sulla piattaforma Soresa, mentre in Sardegna avviene da domani e non via internet. La Sicilia ha messo a disposizione degli over 16 già da oggi la piattaforma di Poste Italiane, gli Atm degli uffici postali e un numero verde. In Abruzzo e in Molise, per ora, restano invece le fasce d’età.

IL BOLLETTINO

Ieri i tamponi positivi sono stati 2.897, in lieve aumento rispetto ai 2.483 del giorno prima. Resta però stabile il tasso di positività all’1,2%, dato ottenuto sulla base dei 226.272 tamponi effettuati. Calano anche le vittime: 62, mentre martedì erano state 93. Sul fronte ospedaliero, prosegue la decrescita dei pazienti Covid: 933 quelli in terapia intensiva (-56 rispetto all’altro ieri) e 5.858 quelli nei reparti ordinari (-334 rispetto a lunedì).


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