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Continuano le proteste dopo il nuovo Dpcm sottoscritto da Giuseppe Conte che aggiunge diverse restrizioni. A prendere le distanze anche Pierpaolo Sileri, viceministro per la Salute, parlando ad “Agorà” su Raitre delle nuove disposizioni contenute nell’ultimo dpcm anti Covid.

«Io ho sempre pensato che laddove c’è un protocollo e dove il protocollo viene rispettato con rigore e severità – ha detto Sileri intervenendo ad “Agorà” su Raitre – il rischio contagio è sicuramente molto basso. Su queste misure io non ero pienamente d’accordo, non sono, a dire il vero, pienamente d’accordo».

Intanto, l’organizzazione mondiale della sanità – che domenica ha annunciato il nuovo record mondiale di contagi da coronavirus, registrato sabato per il terzo giorno consecutivo- ha rivolto un appello alla solidarietà mondiale nella distribuzione del futuro vaccino contro il Covid-19.

In un discorso trasmesso via video in occasione dell’apertura del Vertice mondiale sulla salute, a Berlino, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha detto che l’unico modo per superare la pandemia è farlo tutti insieme e assicurarsi che i Paesi più poveri abbiano un accesso equo al vaccino.

«È naturale che i Paesi vogliano prima proteggere i propri cittadini, ma se e quando disporremo di un vaccino efficace, dovremo anche usarlo in maniera efficace. E il modo migliore per farlo è vaccinare determinate persone in tutti i Paesi piuttosto che tutti in alcuni Paesi. Sia chiaro: il nazionalismo vaccinale prolungherà la pandemia, non la ridurrà».


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