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Fedez

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Quando un ospite viene invitato in un programma Rai in diretta sa gli argomenti su cui dovrà intervenire ma non entra in studio se prima non ha firmato la liberatoria.

Una prassi che sarà pure antipatica ma va espletata a tutela del programma e dell’azienda. Perché in diretta, soprattutto se parte l’embolo, può uscire di tutto.

Il caso Celentano di qualche anno fa, ora quello di Fedez ne sono la testimonianza: un artista quando sale sul palco se ha un peso sullo stomaco si lascia andare e lo sputa. Sta agli organizzatori e alla produzione far valere la liberatoria, perché nel caso del Concertone la Rai acquista i diritti e non è responsabile dei contenuti editoriali.

Tuttavia non sempre i messaggi raggiungono l’obiettivo.

Nel suo intervento Fedez ha giustamente sottolineato le vergognose frasi del politico leghista, che meriterebbe l’espulsione dal partito come si fa nel calcio, ma alla fine per colpa del video che ha pubblicato (in cui sono state tagliate le risposte della vicedirettrice di Rai 3, Ilaria Capitani) nel mirino c’è finita l’azienda di Viale Mazzini. Passata per una tv che censura i discorsi.

E invece è Fedez che ha censurato le risposte della Capitani. Lo scrive in un post su Fb il direttore di Rai3, Franco Di Mare: «Nella versione pubblicata da Fedez ci sono gravi omissioni, questi tagli alterano oggettivamente il senso di quanto detto dalla vicedirettrice – cui va la mia vicinanza umana e la mia stima professionale – che nel colloquio esclude fermamente, ben due volte, ogni intenzione censoria e che alla domanda esplicita dell’artista se può esprimere considerazioni che lei reputa inopportune ma lui opportune lei risponde con un netto “assolutamente”. A me francamente spiace sempre quando si manipolano conversazioni per far valere le proprie ragioni: che lo abbia fatto un artista del calibro di Fedez che è anche un riferimento positivo per tanti giovani mi spiace ancor di più».

Di Mare che oggi viene ascoltato in commissione Vigilanza, ha dovuto però incassare il parere negativo di Conte, nuovo leader del M5S (il partito che volle Di Mare alla guida di Rai3) che in prima battuta ha sposato le ragioni di Fedez.

A fari spenti la vicenda assume sempre più le sembianze della strumentalizzazione politica. Quando c’è di mezzo la Rai si scatena sempre la bagarre tra i partiti e i media schierati, tanto più in un periodo in cui la governance è in scadenza di mandato e le poltrone già ballano il valzer.

Intanto l’ufficio legale della Rai sta valutando tutte le eventuali violazioni che hanno danneggiato e diffamato l’azienda.


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