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Finita la fase sperimentale per la piattaforma del pass Covid europeo, domani ci sarà il lancio ufficiale del gateway Ue, con i primi Stati membri che si collegheranno.

Tra questi – secondo quanto si apprende – anche l’Italia, che tuttavia non inizierà fin da subito, a differenza ad esempio della Grecia, ad emettere i certificati digitali. Il via ufficiale del certificato Covid, ovvero quando il titolo sarà riconosciuto ed inizierà ad essere usato in tutti i 27 Stati membri, sarà comunque dopo la fine dell’iter legislativo dell’Ue, atteso per fine giugno.

Intanto, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen su Twitter ha scritto: «Gli europei dovrebbero godersi un’estate sicura e rilassante». Per questo «con il progredire della vaccinazione, proponiamo di facilitare gradualmente le misure di viaggio in modo coordinato con il nostro strumento comune: il certificato Covid digitale dell’Ue. Porterà chiarezza e prevedibilità quando riprenderemo i viaggi liberi nell’Ue».

La proposta della commissione si basa su due aspetti principali: alleggerire le misure da un lato; avere a disposizione un freno di emergenza, dall’altro, da tirare in caso di recrudescenza dell’epidemia.

Il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders, in conferenza stampa, ha illustrato le caratteristiche delle linee guida per il certificato verde che dovrebbe esentare i viaggiatori all’interno dell’Ue che lo detengono dagli obblighi di test e/o quarantene prevede che il pass diventi valido «quattordici giorni dopo l’ultima dose» di vaccino anti-Covid: la seconda per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna, la prima e unica per Janssen (J&J).

Questo dovrebbe coprire anche le persone guarite che hanno ricevuto una singola dose di un vaccino a 2 dosi. Per i guariti dall’infezione, inoltre, il pass, valido dalla guarigione, dovrebbe restare in vigore per 180 giorni a partire dal test molecolare positivo. Chi non è vaccinato o non ha anticorpi o ancora è trascorso troppo tempo della malattia o dalla somministrazione, dovrà invece fare un tampone: quelli molecolari potrebbero avere una validità di “72 ore”, mentre quelli rapidi “48 ore”.


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