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Alcune riviste letterarie

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Il panorama letterario italiano sta assistendo a una rinascita delle riviste letterarie che, falciate dall’avvento di internet, in molte si erano rassegnate a divenire solo digitali. C’è però, in questi ultimi anni, un desiderio diffuso di un ritorno alla concretezza materica e sensoriale degli oggetti, dei supporti materiali.

Sotto questa spinta sono tornate nelle librerie riviste letterarie storiche, come Tina di Matteo B. Bianchi, e ne sono nate di nuove. Tra queste ultime, si distingue Vitamine, una rivista che è, prima di ogni cosa, un bellissimo oggetto e si pone come un progetto editoriale nuovo e diverso, che ha come fine proprio quello di fare della letteratura un “mezzo privilegiato per tracciare una biologia dell’immateriale”.

Per far ciò dà corpo alle sue narrazioni, nel senso che ogni numero della rivista è idealmente dedicato a una vitamina e ha come tema una parte del corpo umano. “Molto di quello che c’è da sapere resta nascosto ai nostri occhi”, scrive Francesco Merlino nell’editoriale/manifesto, Luccicanti, evanescenti perfezioni, che apre Vitamine Vol. A, dedicato agli occhi.

Gli autori dei racconti, dei saggi e delle poesie contenuti in esso, ognuno a proprio modo e nel proprio ambito (narrativa, arte, cinema, poesia), recuperano infatti un atto fisico e mentale apparentemente più semplice, spesso sottovalutato: quello del guardare, per cogliere ciò che non viene immediatamente mostrato, i minuscoli faticosi segni differenti che rendono l’oggetto della visione unico, particolare e distinto.

A questo modo, “qualunque esperienza rivelata con onestà diventa, allora, un esempio prezioso.” La rivista ospita voci fresche, autentiche e originali, ricercate con cura nel nuovo panorama letterario, accostate, e questa è un’altra sua particolarità, ad autori già noti.

Ogni numero è poi affidato a un diverso illustratore (nel vol. A, il bravissimo Andrea Lensi), che ha il compito di comporre il suo racconto per immagini, parallelo ai testi. È distribuita da Edicola 518, anche attraverso il suo shop online.


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