X
<
>

Mario Draghi in conferenza stampa

Condividi:
4 minuti per la lettura

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che rafforza le misure anti Covid con il Super Green pass (certificazione verde solo per vaccinati e guariti dal coronavirus). Il provvedimento è stato varato all’unanimità. Sarà valido dal 6 dicembre al 15 gennaio, ma le misure potranno essere poi prorogate.

Il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi.

«La situazione è sotto controllo, siamo nella situazione migliore in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stata un successo notevole». Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa che ha ringraziato gli italiani per l’adesione alla campagna vaccinale. «I nostri ricordi vanno ai morti, alla caduta dell’8% dell’economia, vanno alle attività chiuse, ai ragazzi in dad e non sono stati bene, alcuni di loro stanno ancora soffrendo, e soprattutto i ricordi della povertà. Quest’anno gli italiani hanno reagito, ora vogliamo conservare questa normalità, non vogliamo rischi».

La situazione dell’andamento epidemiologico «all’esterno dell’Italia è molto grave anche in paesi a noi confinanti. E vediamo anche un lieve ma costante peggioramento» anche da noi. E questo «nonostante non siamo ancora nella pienezza dell’inverno» ma questo perché «la copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi in questo periodo” ha detto il premier Mario Draghi.

Il premier lancia anche un appello ad evitare dure contrapposizioni. «È importante non sottovalutare le diversità di comportamenti, di vedute, né sottovalutare né criminalizzare ma cercare di continuare sulla strada, cercando di convincere, non credo ci siano alternative”. Il presidente del consiglio annuncia anche di aver fatto la terza dose.

I VACCINI

Il ministro Speranza annuncia sostanziali novità per i vaccini. «Nel decreto ci sono 4 ambiti affrontati: l’obbligo che è già vigente per alcune categorie e lo estendiamo a ulteriore categorie: al personale non sanitario che lavora nel resto del comparto salute, alle forze dell’ordine e ai militari, e a tutto il personale scolastico. L’estensione dell’obbligo interesserà anche la terza dose».

«Da oggi è possibile avere il richiamo a 5 mesi e ci apprestiamo a una ulteriore modifica: dal 1° dicembre sarà possibile la terza dose per i maggiori di 18 anni», dice il ministro Speranza che annuncia che la campagna vaccinale ha superato i 94 milioni di dosi inoculate: «Un risultato straordinario».

«Sul vaccino per i bambini aspettiamo l’Ema» dice il premier Draghi e Speranza chiarisce i passaggi: «Il primo è l’approvazione di Ema del vaccino Pfizer per i bambini nella dose ridotta. Già nella giornata di domani o entro questa settimana. Poi Aifa si pronuncerà con un parere allineato a Ema e poi aspettiamo la consegna di Pfizer delle dosi pediatriche, e ciò nella terza decade di dicembre. Nel frattempo faremo una campagna di comunicazione e credo che l’indicazione che daremo sarà di ascolare i pediatri e i medici».

I CONTROLLI

«La convinzione del Cdm – spiega Draghi – è stata che i controlli sono una parte fondamentale: di questo è stata investita la ministra dell’Interno, le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C’è la sensazione che questi controlli vadano rafforzati, c’è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato».

IL NATALE

«Spero che questo sia un Natale normale. Per i vaccinati spero sia un Natale normale», confessa Draghi concludendo la conferenza stampa e spiegando che se si mettono restrizioni, se prosegue la campagna vaccinale è perché «un Natale normale è quello che vogliamo riconquistare per tutti».

«Sullo stato di emergenza non mi azzardo a dire niente a un mese dalla scadenza, sennò Cassese mi sgrida, valuteremo la situazione man mano che si presenterà» precisa il premier. «Ma a noi cosa interessa? Prolungare l’emergenza o avere a disposizione tutta la struttura di mobilitazione sanitaria che ci ha permesso sinora di combattere l’epidemia? Credo che la risposta sia la seconda».

LE MISURE

Massima prudenza sulle misure per contenere il contagio, massima attenzione all’economia limitando al massimo la chiusura delle attività economiche. È la linea che è emersa dalla cabina di regia del governo presieduta dal premier Mario Draghi.

Il premier ha spiegato la ratio dell’introduzione del Super Green pass, con una stretta che va a colpire i non vaccinati. Intervenire subito e prepararsi per tempo al Natale ha inoltre l’obiettivo – spiegano ancora dal governo – di consentire alle attività economiche di programmare i prossimi mesi, senza temere interruzioni che avrebbero un impatto economico sulla ripresa: di qui la scelta di eliminare le chiusure anche in zona gialla o arancione e porre limitazioni solo per i non vaccinati.

Il super green pass dovrebbe valere in zona bianca solo per il periodo delle feste natalizie e dunque per poco più di un mese dal 6 dicembre al 15 gennaio. In zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività. Arriva l’obbligo di Green pass o tampone anche per accedere ai mezzi del trasporto pubblico locale. Lo si apprende da più fonti governative al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto. L’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”. Il green pass durerà 9 mesi.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE