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I presidenti di Lombardia, Campania e Veneto Fontana De Luca e Zaia

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ROMA – Dopo il no del governo sullo slittamento delle riaperture delle scuole, Vincenzo De Luca tira dritto. “Il governo perde tempo. Ritengo utile ritardare di due-tre settimane il rientro in classe, per sviluppare una campagna di vaccinazione vasta per la popolazione studentesca”, ha detto infatti il presidente della Regione Campania, sottolineando che “se la situazione diventerà drammatica, farò da solo”.

Per De Luca, “si è perso del tempo prezioso senza prendere decisioni nette, seguendo la linea delle mezze misure – ha spiegato in un’intervista a La Stampa – componenti interne al governo impediscono scelte nette, efficaci e in tempo utile”.

Sulla stessa linea di De Luca, il presidente del Veneto, Luca Zaia, che sulla riapertura delle scuole ha detto: “Tifiamo tutti per la ripartenza il 10 gennaio, ma se ce lo consigliassero gli scienziati, non sarebbe una tragedia rinviare all’inizio di febbraio. Ci vuole l’onestà intellettuale di avvisare i cittadini se i dati epidemiologici dovessero peggiorare, l’ipotesi dello slittamento della data del ritorno in classe è sul tavolo”.

Il governatore, parlando al Corriere della Sera, ha inoltre lanciato al governo la proposta “di valutare l’introduzione dell’auto-monitoraggio a scuola”, che consiste nel consegnare “a tutti gli studenti, una o due volte alla settimana, un kit per il test fai da te. In questo modo riusciremmo a intercettare i positivi prima che il contagio dilaghi”.


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